CASSANO MAGNAGO – Scene di mercato, di vita quotidiana. L’atmosfera che si crea un giorno alla settimana, quando un’area diventa il punto d’aggregazione sociale per eccellenza. Un fattore di cui si è sentita – non poco – la mancanza ultimamente. Con questo obiettivo l’Associazione Familiari Persone Disabili di Cassano Magnago ha inaugurato oggi, 28 aprile, il nuovo mosaico in ceramica di circa due metri per tre. Non a caso, proprio in piazza Mercato.
Arte, creatività e il dono alla città
Al fianco del presidente Marcello Crespan, il sindaco Nicola Poliseno. «Si tratta di un altro tassello per l’abbellimento della nostra città», dice ora il primo cittadino. «L’obiettivo di questa associazione – a cui noi vogliamo davvero bene, che è molto conosciuta e che assume ancora più valore se si pensa che a occuparsene sono persone con disabilità, grazie al supporto di artisti – non si limita solo a rendere migliore Cassano da un punto di vista estetico, ma promuove e dà sfogo alla creatività dei ragazzi con un risultato prezioso». E aggiunge: «Soprattutto considerando le difficoltà, per realizzare oggetti molto colorati in piastrelle fatte con la ceramica, dopo mesi di lavoro». Di rilievo, anche l’impatto sui cittadini. «Questi lavori – prosegue – sono assolutamente rispettati. Abbiamo avuto il timore che potessero essere oggetto di vandalismi, invece notiamo con piacere che sono rimasti indenni, vuol dire che la comunità apprezza». Ecco perché «ringraziamo Afpd per il loro impegno e le loro donazioni».
Tutti i mosaici
Si tratta del quarto mosaico che viene installato in città. «Rappresenta le attività del mercato, molto amato dai cassanesi e vissuto con tante bancarelle che animano la piazza il venerdì. Un luogo di ritrovo, tra prodotti gastronomici e persone che conversano».
Il primo fu realizzato in via Cavalier Colombo, al centro anziani, «con un lavoro bellissimo e colorato». Il secondo nel 2019, in occasione della benemerenza civica proprio al presidente dell’associazione Crespan durante il patrono di San Maurizio, installato in una nicchia al Parco della Magana. Mentre l’anno è stato fatto all’Oasi Boza, con immagini della palude. Il risultato? «Un segno bellissimo».