Piazze, periferia e San Giulio: le tre mosse di Cassano per rilanciare le aree dismesse

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CASSANO MAGNAGO – Una grande area del nucleo storico, un quartiere periferico caratterizzato da diversi immobili da riqualificare e un sistema di collegamento fra le piazze del centro. Tre pilastri, punto di partenza per rilanciare Cassano Magnago. Il sindaco Nicola Poliseno riassume così «la strategia individuata per la rigenerazione urbana», presentata ieri, 10 maggio, in consiglio comunale. Con l’obiettivo di «tutelare il consumo di suolo e, allo stesso tempo, rendere di nuovo attrattiva la città, sfruttando l’uso del patrimonio esistente». Un risultato, frutto di diversi passaggi in Commissione Territorio, osservazioni dei cittadini – «tutte recepite» – e «nuovi incentivi economici». Da leggere come «un’opportunità per i privati di intervenire».

Il grande quartiere di San Giulio

Il primo ambito riguarda la «rigenerazione territoriale», spiega il primo cittadino. L’amministrazione ha individuato una «grande area» che va da via Dubini e attraversa tutto il quartiere di San Giulio, fino a piazza Libertà e via Matteotti. Insomma, «un asse molto ampio che vorremmo recuperare tutto». In questo senso, parte della strategia di riqualificazione include «un dialogo con il Comune». Che fa leva su obiettivi come «portare a casa il maggior numero di parcheggi, vista la forte carenza in quella zona, e l’incentivazione di utilizzo temporaneo degli immobili». Non solo, l’idea di cominciare proprio da San Giulio non è solo perché è un quartiere residenziale, ma anche «perché è un’area dedicata al micro-commercio e alle attività di artigianato». Spazio poi agli interventi per migliorare le piazze («l’esempio più importante è il rifacimento di piazza Italia»), oltre alla possibilità di «una serie di incentivi legati agli oneri di urbanizzazione, per spronare i privati a cogliere quest’occasione».

La periferia e le piazze collegate

Fra i piani della giunta Poliseno anche la riqualificazione di alcuni immobili privati fuori dal centro storico. Ma le dinamiche sono simili a quelle del cuore di Cassano. Come spiega il sindaco: «Attraverso interventi mirati, intendiamo rilanciare determinati quartieri». E anche in questo caso, «la svolta arriverà nel momento in cui, a fronte degli incentivi, verrà colta l’occasione di migliorare i luoghi dismessi».
Chiude il progetto definito di «connessione all’interno del centro città». Il riferimento va alle piazzette che compongono l’area, di cui tre sono in zona San Giulio, mentre le altre due sono appena fuori, come le piazze XXV Aprile e Libertà. «Attualmente, questi sono luoghi di sosta per le macchine, ma mettendoci mano possiamo anche renderli fruibili alla cittadinanza». Infatti, attraverso uno studio di rigenerazione, «pensiamo di collegarle tra loro, con operazioni di miglioramento urbano e percorsi pedonali».

Rigenerazione? «Iniziata 9 anni fa»

Aldilà delle intenzioni, per Poliseno la rigenerazione urbana a Cassano «è già iniziata nove anni fa, lo dimostra il nostro Pgt». Fra gli esempi più eclatanti, «il rilancio di un immobile prima in disuso e che ora ospita la nuova Coop e la farmacia: oggi è uno degli interventi più belli». O anche il polo logistico dove sorge la Tigros: «Era una zona dismessa, con la presenza di amianto. Ora è sistemata, non più degradata e ha permesso anche la costruzione di una rotatoria in via Bonicalza e una palestra in via Dante». In poche parole: «Sono tutti interventi già frutto di rigenerazione».

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