Cassano si mobilita: mille firme per la farmacia di San Giulio. Ma è tutto inutile

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CASSANO MAGNAGO – La farmacia comunale di Cassano Magnago cambierà sede. Questa sera, alle ore 18, il sindaco Nicola Poliseno risponderà pubblicamente per la prima volta  in Commissone circa le motivazioni legate allo spostamento. Dalle prime indiscrezioni, pare che l’amministrazione comunale non abbia alcuna intenzione di cambiare idea. Sono valse a nulla, dunque, sia le oltre mille firme raccolte con la petizione messa in atto dall’Acli con altre associazioni nelle scorse settimane, sia la contrarietà del Partito Democratico.

Un progetto insensato

Numerosissime le persone che, nei due giorni stabiliti, hanno aderito con convinzione alla raccolta delle firme: la petizione è stata sottoscritta da oltre un migliaio di cittadini che in più casi hanno anche avanzato proposte e suggerimenti. Opinione comune è che il trasferimento della farmacia comunale da piazza Don Spina al Tigros di Via Marconi sia un «progetto insensato, contrario alla collettività», per cui molti utenti hanno mostrato disappunto e preoccupazione. Il comitato promotore informa quanti non hanno potuto sottoscrivere la petizione, che nei prossimi giorni saranno ancora disponibili punti di raccolta nei negozi limitrofi alla chiesa di San Giulio, affinché, nonostante le poche speranze rimaste, sia possibile a tutti far sentire la propria voce rispetto a decisioni che riguardano un servizio così essenziale come può esserlo una farmacia comunale.

Rassicurazioni poco convincenti

In seguito alla conferma ufficiale del trasferimento, arrivato il 6 settembre scorso da parte della Cassano Magnago Servizi Spa, singoli cittadini, associazioni e comitati si sono immediatamente mossi. Obiettivo, appunto, quello di chiedere all’amministrazione di intervenire nei confronti dei vertici della stessa CMS al fine di bloccare un progetto tanto penalizzante per i cittadini quanto per lo stesso rione San Giulio. Poco convincenti sono state infatti le rassicurazioni sul servizio, con l’invito agli utenti a recarsi, in caso di necessità, nelle farmacie private: a quanto pare, salvo novità improvvise, sarà l’unica opzione praticabile.

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