Cassano, Festa polpetta sospesa. Pd: «Dal Comune falsità, l’autorizzazione c’era»

cassano tommaso police sagra polpette

CASSANO MAGNAGO – «Hanno dichiarato falsità: dall’accesso agli atti si evince che l’autorizzazione del Comune c’è stata. Poi l’hanno tolta». Così il segretario del Pd, Tommaso Police, sulla questione sagra delle polpette a Cassano Magnago. L’evento di street food previsto all’Area Feste (nella foto di repertorio) è stato ufficialmente rimandato, a causa delle normative anti-Covid che ancora non consentono di organizzare manifestazioni di questo genere. Almeno fino al 15 giugno. Come è noto, le polemiche in merito non sono mancate. E dopo le dichiarazioni di Alberto Costalunga (presidente dell’associazione Le Officine, che ha organizzato la sagra) e dell’assessore Alessandro Passuello (Cultura), l’esponente dem torna sul piede di guerra per difendere la sua posizione. «Di tutta questa vicenda, reputo grave che nessuno in Comune – a iniziare dal dirigente che ha concesso le autorizzazioni, per passare all’assessore e al sindaco, che ha concesso il patrocinio – si sia accorto dell’anomalia relativa alle date», sottolinea. Con tanto di domanda spontanea: «Se noi e Ascom non ci fossimo accorti dell’errore, la festa si sarebbe tenuta ugualmente?».

I dubbi di Police

Sulla vicenda, un giro di botta e risposta che coinvolge minoranza, maggioranza, Ascom e Le Officine. Ora tocca di nuovo a Police dire la sua, in maniera netta. «La legge era chiara e non soggetta ad interpretazioni dell’ultimo minuto», specifica. «Il decreto è del 22 aprile, c’era tutto il tempo da parte del Comune per prepararsi». Ieri, 10 giugno, è stato diffuso il provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività da parte dell’amministrazione, oltre al ritiro della richiesta da parte degli organizzatori. Un assist per il segretario del Pd: «In sostanza il Comune ha riconosciuto l’errore. E l’associazione ha disdetto gli eventi per questo weekend. Quale sia l’ordine cronologico delle due comunicazioni lo scopriremo: la data è la stessa, ovvero il 9 giugno». Quindi, la domanda di Police ora è: se nessuno avesse detto nulla, l’evento si sarebbe svolto? Un dubbio ce l’ha: «La nota del Comune è arrivata solo dopo l’uscita sulla stampa di commercianti, Ascom e in seguito al nostro accesso agli atti».
Si rivolge poi al team delle Officine: «Per fortuna ci si è resi conto dell’incongruenza delle date in tempo. Se l’evento si fosse tenuto come da programma, si sarebbero rischiate sanzioni per violazioni legate alle restrizioni da zona gialla, e di compromettere probabilmente anche gli altri eventi calendarizzati».

«Le telefonate si fanno agli amici»

«Noi abbiamo semplicemente svolto la nostra funzione di controllo, adempiendo ai nostri doveri di consiglieri comunali», mette in chiaro il Partito democratico, che proprio per le stringenti normative Covid ha dovuto rinunciare per il secondo anno consecutivo alla sua storica Festa al Borgorino. «Il Comune ha purtroppo fatto una pessima figura: non sono accettabili leggerezze simili, oltre ad aver rischiato di creare un precedente, si è corso un rischio inutile, dettato forse dalla superficialità che avrebbe potuto compromettere il lavoro degli organizzatori. E ciò non è in alcun modo giustificabile». Restringendo il mirino, Police punta l’assessore Passuello. E fa fuoco: «Dice che dovevo chiamarlo? In un normale rapporto tra rappresentanti delle istituzioni, ci si muove per canali ufficiali. Le telefonate si fanno agli amici, lui non lo reputo tale». E affonda: «Stando alla sua teoria, la prossima volta, anziché andare all’assessorato, andrò alla sua tabaccheria».

Sagre vietate, salta la Polpetta di Cassano. «Ma l’autorizzazione non c’è mai stata»

cassano tommaso police sagra polpette – MALPENSA24