Castano Primo vota il bilancio e decide la destinazione della ex caserma

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CASTANO PRIMO – L’approvazione della nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione (Dup) per il triennio 2023-2025 e del bilancio per lo stesso triennio sono fra gli argomenti iscritti nel ricco ordine del giorno del consiglio comunale di Castano Primo convocato per questa sera, martedì 28 marzo, alle ore 20.30, insieme alla conferma dell’addizionale comunale all’Irpef e delle aliquote per il 2023 dell’Imposta municipale propria (Imu).

L’assemblea cittadina sarà inoltre chiamata ad esaminare il rinnovo della convenzione con il Comune di Abbiategrasso per la gestione in forma associata della segreteria comunale; il bilancio di previsione e il piano programma annuale 2023 di Azienda Sociale-Azienda speciale per i servizi alla persona dei comuni del Castanese; la destinazione d’uso della ex caserma di corso San Rocco; e il regolamento della Casa dei Castanesi (via Moroni 8).

Quattro interpellanze delle opposizioni

All’odg anche quattro interpellanze delle opposizioni. Il gruppo consigliare Castano di Centrodestra punta l’attenzione sui lavori di PPP (partenariato pubblico-privato) di centro sportivo e skatepark e sulla moneta locale “Castanello”; il gruppo Attivamente – nuovo soggetto politico del Comitato per Castano – sul regolamento dell’ecocentro comunale e sulla rimozione di manufatti contenenti amianto dalla Cappella Rogorini, di proprietà del Comune, all’interno del cimitero cittadino.

A San Vittore Olona nasce il Distretto del Commercio

La costituzione del Distretto di rilevanza intercomunale del commercio (Did) sarà uno dei due punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di San Vittore Olona in programma sempre questa sera ma alle 18.00. Il nuovo soggetto destinato a raccogliere le imprese commerciali della zona si chiamerà “Distretto diffuso del commercio dei comuni di Rescaldina, Cerro Maggiore e San Vittore Olona”.

L’altro punto all’odg è l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a 1.000 euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015; molti Comuni della zona hanno già optato per la non applicazione della misura di stralcio proposta dal governo Meloni.

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