«Rivoluzione» fiscale a San Vittore Olona con più aliquote per l’addizionale Irpef

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SAN VITTORE OLONA – Una modifica «radicale» nell’applicazione dell’addizionale comunale all’Irpef. L’ha introdotta la maggioranza di San Vittore Olona con delibera di consiglio comunale in occasione della sessione dedicata al bilancio di previsione 2022-2024. In pratica, si passa dall’aliquota unica con soglia di esenzione fissata a 17.000 euro all’introduzione di aliquote progressive per scaglioni di reddito.

Il passaggio, come spiega l’assessore al bilancio, Marco Rotondi (nel riquadro in alto), è stato reso possibile grazie agli sforzi fatti negli anni precedenti attraverso il progressivo innalzamento della soglia di esenzione dai 15.000 euro del 2019 ai 16.000 dell’anno seguente fino ai 17.000 del 2021, soglia ora confermata, «a tutela dei redditi medio-bassi, spalmando in più esercizi l’impatto economico che l’introduzione del nuovo meccanismo avrebbe comportato per il bilancio comunale».

Rotondi: «Passo avanti verso maggiore equità»

Per Rotondi questa nuova modalità di applicazione dell’imposta «rappresenta l’unico e più significativo strumento a disposizione dei Comuni per interpretare e realizzare quel principio di equità che risponde all’obiettivo di far contribuire i cittadini alla necessità del proprio Comune in ragione delle rispettive capacità reddituali ed economiche. Inoltre interpreta in maniera corretta quel principio di progressività contributiva previsto dall’art. 53 della Costituzione che, originariamente previsto per la generalità dei redditi, si è progressivamente ridotto ad un’imposta progressiva per i soli redditi da lavoro dipendente».

A detta dell’assessore sanvittorese «oggi non ci sono le condizioni per intervenire in maniera più marcata nella diversificazione e riduzione delle aliquote, ma l’attuale impostazione risulta idonea per far diventare l’addizionale comunale all’Irpef uno dei principali strumenti di fiscalità locale».

Così per scaglioni di reddito

Per ora, quindi, la differenza fra le singole aliquote applicate ai rispettivi scaglioni di reddito è volutamente contenuta, «possiamo dire simbolica», in quanto hanno avuto priorità le seguenti considerazioni: sostanziale mantenimento del gettito complessivo previsto a bilancio; salvaguardia dei redditi più bassi attraverso la conferma della soglia di esenzione per i redditi fino a 17.000 euro; nessun aumento di tasse e tributi comunali.

Queste pertanto le nuove aliquote per scaglioni di reddito in vigore dal 1° gennaio di quest’anno:

0,65% fino a 15.000 euro (nel 2022 era dello 0,70%);

0,72% oltre 15.000 euro e fino a 28.000 (confermata l’aliquota del 2022);

0,75% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 (0,77% nel 2022);

0,79% oltre 50.000 euro (0,80% nel 2022).

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