A Castano in circolazione i “Castanelli”: che cosa sono e come funzionano

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CASTANO PRIMO – La versione grafica è ancora allo studio, ma si pensa di raffigurarvi luoghi o monumenti locali per renderli più aderenti al territorio; di sicuro, saranno codificati e stampati in modo da prevenire contraffazioni. Si tratta dei “Castanelli”, buoni multiuso – ma c’è già chi ne parla come di una vera e propria valuta locale – che la giunta di Castano Primo ha escogitato per rilanciare il commercio locale, considerato che «molti piccoli esercizi commerciali rischiano importanti perdite a causa del lockdown e i negozi e le attività commerciali di prossimità sono, per questa Amministrazione, un elemento vitale di comunità da salvaguardare». Intenti e dettagli sono contenuti nel regolamento di 6 pagine approvato nel Consiglio comunale di ieri, lunedì 30 novembre.

Un buono di sostegno spendibile solo nel comune

L’idea, si legge nel regolamento, è quella di introdurre nel solo territorio comunale una moneta complementare utilizzando i capitoli del bilancio riservati al Sociale. La moneta sarà distribuita inizialmente ai cittadini bisognosi, che già ricevono un sussidio, e potrà essere spesa solo all’interno del territorio comunale e nelle attività che avranno aderito. «Consentirà perciò di far girare l’economia mantenendo i flussi dentro il territorio di utilizzo, facendo  da stimolo per un’economia a filiera corta. Questo circolo virtuoso – è l’auspicio dell’Amministrazione – se gestito con efficienza, proteggerà i piccoli commercianti (senza intaccare la libertà per il cittadino di comprare dove vuole) che vedranno le loro quote di mercato aumentare grazie all’utilizzo del nuovo strumento. Una soluzione concreta e già sperimentata in diversi comuni italiani contro la chiusura dei piccoli e medi esercizi commerciali».

«Nessuna alternativa all’euro, siamo europeisti»

Insomma, un buono che “fa bene” due volte, ai bisognosi e ai commercianti. «Non si tratta – tiene a precisare nel regolamento la giunta del sindaco Giuseppe Pignatiello – di una vera e propria moneta che sostituisca quella prevista dalla legge, ma uno strumento monetario alternativo e straordinario. È fondamentale evidenziare che l’Amministrazione si ritiene fortemente europeista, vicina alle istituzioni europee e all’euro come unica moneta di scambio». Il “Castanello” avrà tagli da 5 e da 10 euro; se necessario, dopo il periodo di sperimentazione ne saranno previsti altri. Ciascuno conterrà l’indicazione dell’emittente (il Comune di Castano Primo), un codice numerico o alfanumerico identificativo, il valore, la dicitura “il buono non è cedibile, né commercializzabile o convertibile in denaro (se non dal Comune di Castano in fase di riscatto del buono all’esercente)” e l’indicazione della sezione del sito internet del Comune su cui sarò riportato l’elenco aggiornato degli esercenti che aderiscono. Potranno essere inseriti nell’elenco tutti gli esercizi di vicinato (alimentari e non), le attività di servizio alla persona (parrucchieri, estetisti), le attività di servizi (autoriparazione, meccanica) e i pubblici esercizi di somministrazione (bar, caffè…). «L’importo complessivo del controvalore – precisa Pignatiello – dipenderà dalla condivisione dei commercianti e dalle opportunità che si presenteranno». Il sindaco ne parlerà nei prossimi giorni con Confcommercio.

E già si pensa di farli circolare in altri paesi

Quel che è certo è che i “Castanelli” potranno essere utilizzati dai beneficiari (a pagamento parziale o totale degli acquisti) negli esercizi commerciali aderenti, che rilasceranno regolare scontrino o ricevuta fiscale per il totale della spesa; l’esercente potrà decidere se riutilizzare il buono all’interno del circuito o riscattarlo presso il Comune. L’Amministrazione auspica che vi aderiscano anche i singoli cittadini, che potranno chiedere l’emissione a proprio favore dei buoni previo pagamento della relativa quota. E non esclude di coinvolgere i Comuni vicini per farvi circolare i Castanelli, previo appositi accordi.

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