Castellanza, dopo 6 mesi e 161 famiglie aiutate, riapre la mensa del Padre nostro

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CASTELLANZA – Dopo 161 famiglie aiutate, più di 4 mila pacchi spesa distribuiti e mesi di duro lavoro, la mensa del Padre nostro di Castellanza, riprende pienamente le sue attività.

Non abbiamo mai smesso di aiutare

«Abbiamo dovuto chiudere il 10 marzo, a causa della pandemia, ma abbiamo subito reagito», racconta Adriano Broglia, presidente della mensa del Padre nostro di Castellanza. Che, già dal 17 marzo ha riaperto la sezione del banco alimentare. «Ovviamente abbiamo dovuto fare le consegne a domicilio, perché le persone non potevano uscire di casa. Ma non abbiamo saltato nemmeno una settimana». Un totale di spese consegnate che supera quota 4 mila.

Ritornano anche gli alimenti freschi

Da martedì 1 settembre ha riaperto il banco alimentare, per permettere alle famiglie di ritirare i pacchi spesa settimanali e da lunedì 14 settembre, dopo sei mesi di chiusura, riprende anche la distribuzione di alimenti freschi, forniti da supermercati e mense aziendali. La spesa potrà essere ritirata nella sede di via Bettinelli dalle ore 15.30 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10.00 fino alle 12 il sabato mattina.

Per le famiglie 4 mila spese

«Non è stato facile riaprire la parte del cibo fresco, la prima ad essersi fermata. Ma dopo aver forzato un po’ la mano, ora possiamo finalmente riprende a pieno le nostre attività. Ci riempie il cuore di gioia, perché potremo continuare ad aiutare le 161 famiglie che abbiamo assistito in questi mesi», commenta Broglia. In totale la mensa del Padre nostro ha assicurato una spesa gratuita settimanale per 489 persone, di cui 154 minori, 85 italiani e 76 stranieri.

Ci mancano dei prodotti

Il problema ora è la disponibilità di alcuni alimenti che iniziano a scarseggiare, come olio, marmellate, carne in scatola e tonno. «Chiediamo a tutti di darci una mano, ognuno nel suo piccolo. In particolare lasciandoci questi prodotti nei carrelli della spesa sospesa oppure consegnandoli alla nostra sede, all’entrata di piazza mercato il martedì e il giovedì, dalle 9 alle 11».

Una comunità solidale

Broglia conclude poi ricordando i momenti bui degli ultimi mesi, ma anche le numerose persone che hanno aiutato la mensa. «Durante l’emergenza la Protezione civile ci è stata a fianco nella consegna a domicilio e da fine maggio anche i ragazzi dell’oratorio si sono resi disponibile. Ma nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile senza le 138 famiglie solidali, la tabaccheria Saravalli e i supermercati Gigante e Tigros». La mensa ha intenzione di continuare con il banco alimentare fino a fine anno, e anche se le difficoltà sono tante, «siamo sicuri che insieme ce la faremo».

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