CASTELLANZA – Per sistemare le strade ci vuole un mutuo. Partirà a settembre il piano di riqualificazione di asfalti e marciapiedi messo a punto dall’amministrazione comunale e che prevede un mutuo triennale da 250 mila euro ogni anno, da mettere “sulle strade”. L’iter per progetti e gara di appalto sono già in corso, i soldi arriveranno, ma purtroppo non basta: sono troppi pochi e più di così non si può fare. Lo dice senza girarci troppo intorno l’assessore alla Viabilità ed ex assessore al Bilancio Claudio Caldiroli:«Non possiamo fare miracoli e nemmeno vogliamo creare aspettative nei cittadini. Per quanto riguarda le asfaltature e la riqualificazione dei marciapiedi ci sarebbe moltissimo da fare, soprattutto lungo gli assi più trafficati di Castellanza, dove servirebbe una manutenzione costante». Già perché Castellanza, una realtà che supera di poco i 14 mila abitanti, in realtà ha un traffico di attraversamento pari a una città molto più grande. Secondo una studio fatto di recente, infatti, la città ogni anno viene attraversata da più di 3 milioni di veicoli. «E questo comporta anche una maggiore usura del manto stradale – continua l’assessore – in ogni caso abbiamo preparato un piano triennale degli interventi e, qualora ci fosse un ribasso d’asta della ditta che si aggiudicherà l’appalto, quei soldi non cambieranno capitolo di spesa». E tra le strade più trafficate c’è certamente corso Matteotti, considerato, infatti, tra le priorità, soprattutto nel tratto che va dall’ex passaggio livello al palazzo comunale e che verrà riasfaltato. Entro l’anno avranno un nuovo manto di catrame anche le vie: Arrigo, dove verrà riqualificato il porfido, Marnate nel tratto compreso tra le vie Stelvio e Piave, Santo Stefano, e un tratto di via Manzoni. Con i la prima tranche di mutuo verrà anche rifatta la platea pedonale di via Giusti, dove ogni volta che piove si formano grosse pozzanghere poiché l’acqua non riesce a scorrere e i marciapiedi nelle vie Moncucco, Vittorio Veneto, Piave, ma solo lungo un lato, Sant’Anna e viale Lombardia. Oltre agli interventi pianificati per quest’anno se ne potrebbero aggiungere altri già programmati l’anni prossimo grazie a una serie di compensazioni dovuti a interventi a carico di privati.