Catena di solidarietà per Diego,”bustocco” di Dakar, ambulante colpito dalla crisi

BUSTO ARSIZIO – Al mercato e a Sant’Edoardo lo conoscono tutti: Diego, il venditore ambulante senegalese con il berretto da marinaio, ormai “bustocco” d’adozione. “Vù cumprà”, come si definisce lui stesso: regolare, con partita Iva, da anni gira per i bar del quartiere e per il mercato di piazza dei Bersaglieri per vendere cinture, incensi, libri e altro. Ma la crisi Covid, con il lockdown e il mercato a mezzo servizio, ha colpito anche lui, che da anni ormai fa la spola in treno tra Milano, dove vive con la sorella e i nipotini, e Busto Arsizio, città dove ha tanti amici. Così, quando Claudio e Mario Azzimonti, i titolari del bar Ovidius di via Gaeta, hanno scoperto che era in difficoltà, è scattata una catena di solidarietà che nel giro di pochi giorni ha raccolto 1000 euro e quattro sacchi di spesa per lui e la sua famiglia.

Il grazie del “bustocco” Diego

Per permettergli di ringraziare «con il cuore» tutti quelli che lo hanno aiutato, Claudio e Mario hanno girato un video-messaggio, in cui Diego, visibilmente commosso, ammette che «qua non si lavora» e che sua moglie è «incazzata nera» (testuale, ndr) perché da tempo non lo vede, ribadendo di sentirsi «bustocco» nel suo cuore. «Mi chiamo Diego Azzimonti, Diego Crespi, Diego Colombo, Diego Tutti…» ammette.

La fiaba di Natale

Claudio e Mario Azzimonti con Diego in una foto pre-pandemia

Come una fiaba di Natale: grazie alla mobilitazione dei commercianti del quartiere Sant’Edoardo e degli amici di Busto che lo conoscono, Diego potrà passare un Natale più sereno ma soprattutto pagarsi il biglietto per tornare a Dakar dalla moglie e dai figli che vivono lì, come fa ogni anno. «L’ho sentito per salutarlo, visto che ormai ci conosciamo da tanti anni – racconta Claudio Azzimonti, il cui locale è chiuso del tutto dallo stop del Dpcm di inizio novembrelui non mi ha chiesto nulla, ma dalle sue parole ho capito che era in difficoltà e che per la prima volta non sarebbe riuscito a tornare a casa dalla sua famiglia. Così ho fatto girare un messaggio sulle chat Whatsapp proponendo di dargli una mano».

«Una risposta inaspettata»

La risposta è stata travolgente. «Nel giro di pochi minuti sono arrivate tantissime risposte – rivela Claudio Azzimonti – abbiamo chiesto a chi volesse aiutare di infilare una busta sotto la saracinesca del bar entro giovedì scorso». Ed è proprio quel giorno che Mario Azzimonti, quando è arrivato al bar per dare una controllata, ha trovato «una montagna di buste, almeno 50» quando ha alzato la “clèr”. «Sono arrivate anche da persone inaspettate». La mobilitazione ha “prodotto” circa mille euro e quattro sacchi di spesa, ma continua, visto che in tanti si sono fatti vivi anche dopo la “scadenza” che era stata prefissata. «Quando è venuto a trovarci e gli abbiamo consegnato tutto era emozionatissimo» rivelano i titolari dell’Ovidius.

Dormiva in auto a Busto, ora ha un lavoro. Grazie ai giovani di Casaringhio

busto arsizio diego ambulante – MALPENSA24