Dormiva in auto a Busto, ora ha un lavoro. Grazie ai giovani di Casaringhio

Immagine di repertorio

BUSTO ARSIZIO – Per due mesi ha dormito in un’automobile che stazionava nel parcheggio del centro commerciale di via delle Allodole, a Madonna Regina. Fino a quando i giovani di Casaringhio, associazione di volontariato dedita principalmente all’assistenza degli animali selvatici, non hanno preso a cuore la sua storia. Sfamandolo, scaldandolo, vestendolo e preparandogli un curriculum. Poi grazie all’interessamento del parroco di Madonna Regina, all’uomo è arrivata la proposta di un lavoro, lontano da Busto. E la sua storia ha avuto un lieto fine. Per la gioia dei giovani di Casaringhio: «Ora vorremmo occuparci anche dei problemi degli esseri umani in difficoltà, oltre che degli animali selvatici» ammettono la presidente Sara Vega e il tesoriere Federico Riva, le “braccia” operative dell’associazione, nata soltanto da qualche mese.

«Dormiva in macchina»

«Era parcheggiato di fronte a casa mia e viveva in macchina, ma nessuno si è mai avvicinato per dargli una mano – così Sara Vega, presidente dell’associazione Casaringhio, racconta la vicenda – appena l’ho visto in quelle condizioni, abbiamo deciso tutti insieme come associazione di dargli una mano. Cibo, vestiti, medicinali, coperte, qualche spicciolo. Ma anche per scrivere un curriculum. Poi grazie ad un post su Facebook in tanti si sono fatti avanti per aiutarlo, finché tramite l’interessamento di don Sergio, della parrocchia di Madonna Regina, siamo riusciti a trovargli un lavoro. E ieri, 18 novembre, è partito».

L’orgoglio dell’associazione

Sara Vega e Federico Riva dell’associazione Casaringhio

Un lieto fine che lascia molto soddisfatti i giovani dell’associazione Casaringhio, ufficialmente costituita da ottobre di quest’anno, con sette soci fondatori più cinque volontari. «Ce l’abbiamo fatta e raggiunto un buon risultato – ammette Federico Riva – questo ci sprona a crescere come associazione, con la prospettiva di allargare lo scopo statutario dall’assistenza degli animali per abbracciare anche quella degli esseri umani in difficoltà. Consapevoli che casi come quello del signore che dormiva in macchina a Madonna Regina purtroppo potrebbero aumentare nei prossimi mesi».

Ricci, conigli e minilepri

«Noi da statuto ci occupiamo di accoglienza di animali selvatici in difficoltà, ce ne prendiamo cura e poi li rimettiamo in libertà nella natura e nei boschi – rivela la presidente Sara Vega, che sta studiando per diventare tecnico veterinario – ho iniziato con i ricci, una passione che ho ereditato da mio nonno, e ora mi portano questi animali selvatici da controllare e da curare. In questo momento accogliamo cinque ricci, di cui uno africano, un coniglio disabile e una minilepre trovata nel parco Castello. Tutti gli animali sono registrati e per le cure ci appoggiamo a due centri specializzati, la clinica veterinaria San Michele della dottoressa Grampa e il centro veterinario della Valle con i dottori Bianchi e Arrighi. Abbiamo una mortalità pari a zero e abbiamo già chiesto al sindaco di Busto Arsizio la disponibilità di uno spazio per creare un rifugio per l’accoglienza degli animali».

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