Centenario da film per il Cai di Busto: nel giardino del Tessile c’è il Cime-Forum

BUSTO ARSIZIO – Un “Cime-Forum” dedicato al cinema della montagna: un altro evento nel ricco programma di celebrazioni per il centenario del Club Alpino Italiano di Busto Arsizio. La mini-rassegna di film all’aperto, che si terranno nel giardino quadrato del Museo del Tessile, prenderà il via giovedì 23 giugno, alle 21.15, con la proiezione de “Il cercatore di infinito”, docufilm sugli alpinisti di una volta.

La rassegna

Un’iniziativa che il CAI di Busto organizza in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Cineteca nazionale del Club Alpino Italiano, la cui referente è la bustocca Pamela Lainati, socia del club presieduto da Paolo Tagliabue. Il “Cime-forum” proporrà tre serate di cinema all’insegna della montagna e dei grandi personaggi che la frequentano, nelle serate del 23 e 30 giugno e del 7 luglio al Giardino Quadrato del Museo del Tessile (ingresso da via Galvani), con l’inizio delle proiezioni fissato alle 21.15. Ingresso libero e gratuito.

I film in programma

Si parte il 23 giugno con “Il cercatore di infinito”, di Federico Massa e Andrea Azzetti (Italia 2020, 51’), un omaggio agli alpinisti di una volta, quelli che in settimana lavoravano in fabbrica. Focus sul roveretano Armando Aste, fautore di numerose imprese di rilievo internazionale sulle Alpi e in Sudamerica, scomparso nel 2017, lasciando un’eredità grande quanto la sua fede in Dio. Per inquadrare il contesto, prima sarà proiettato “Generazioni”, di Emilio Borin (Italia 1997, 18’), con interviste a quattro grandi: Cesare Maestri, Armando Aste, Bruno De Tassis e Raffaele Carlesso. Un punto di vista antico eppure sempre di grande ispirazione.

Il 30 giugno è il momento di “Climbing Iran”, di Francesca Borghetti (Italia 2020, 53’), dedicato al sogno di libertà di una donna, la travolgente alpinista iraniana Nasim Esqi: sarà l’occasione per riflettere, fra corde, moschettoni e smalti rosa, sul fatto che ancora oggi la libertà non è scontata per tutti, soprattutto per le donne. Per ricordarci che anche da noi è una conquista recente, prima va in scena “Donne in controluce”, di Gianni e Bruno Scarpellini (Italia 1976, 18’), spaccato sociale degli anni ’70 in cui l’angelo del focolare iniziava a condividere il posto con agguerrite scialpiniste.

Infine, alpinismo, politica e musica il 7 luglio con “Return to Mount Kennedy”, di Eric Becker (USA 2018, 80’), che racconta di quando il Senatore Bob Kennedy salì per la prima volta su una vetta canadese di oltre 4000 metri, dedicandola al fratello JFK appena assassinato. La narrazione prende spunto dalla ripetizione dell’impresa da parte dei figli del team dell’epoca, molto diversi dai genitori.

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