Centri estivi a Busto, ci sono 50 proposte: soldi dal Comune per calmierare le tariffe

busto cimiteri farioli

BUSTO ARSIZIO – Si delinea la mappa dei centri estivi in città. Sono più di 50 le proposte progettuali arrivate sul tavolo dell’assessore all’educazione Gigi Farioli, che in tandem con il delegato ai servizi sociali Osvaldo Attolini ma anche con tutta la giunta, sta mettendo a punto il quadro dell’offerta educativa per l’estate. Farioli ne ha parlato ieri sera, 15 giugno (il giorno stesso del via libera all’attività dei centri estivi, in base ai decreti governativi), in consiglio comunale, rispondendo ad un’interrogazione della consigliera del Movimento Cinque Stelle Claudia Cerini. Palazzo Gilardoni ci mette soldi: 75mila euro per l’intesa con gli oratori e 50 euro a bambino a settimana per calmierare i prezzi delle proposte del terzo settore e delle società sportive.

Il quadro

«Stiamo tentando di consentire ancora di far arrivare nuove proposte progettuali» rivela l’assessore. Al vaglio dell’amministrazione sono pervenute «più di 50 proposte», che permetteranno di mettere in campo «un’offerta molto diffusa sul territorio e di sufficiente qualità», quella che lo stesso Farioli ha già ribattezzato come “centro estivo diffuso”. Proposte su cui Palazzo Gilardoni ha svolto un ruolo di supervisione ma anche di indicazione in merito al rispetto delle linee guida di sicurezza sanitaria.

La fascia 3-6 anni

Intanto però si parte. Alcuni centri estivi privati, che non necessitavano di sostegno da parte dell’amministrazione, hanno già preso il via. Dal 18 giugno invece partirà il primo centro estivo comunale per la fascia della scuola dell’infanzia alla Pontida, con le educatrici comunali, mentre è slittato al 22 giugno l’avvio del centro della materna Nazareth. Entrambi si protrarranno fino alla fine di luglio. Inoltre, al nido Collodi di Madonna Regina, per 80 bambini iscritti alle scuole materne statali ci sarà come ogni anno il centro estivo della cooperativa Villaggio in Città (che si è aggiudicato l’apposito appalto triennale già prima del Covid), in partenza il 29 giugno. Per i bimbi che frequentano le dieci scuole paritarie convenzionate, partiranno infine quattro proposte concentrate.

L’intesa con gli oratori

Poi c’è l’offerta ampia e variegata per la fascia delle scuole primarie e secondarie di primo grado, su cui l’amministrazione ha trattato direttamente con le cooperative sociali, gli enti del terzo settore e le società sportive dilettantistiche che hanno presentato le loro proposte. «Se vogliamo favorire condizioni economiche accettabili, dobbiamo intervenire per calmierare le tariffe» sottolinea l’assessore Gigi Farioli. Da un lato, verrà stipulato un protocollo d’intesa da 75mila euro (più del doppio della cifra che veniva erogata negli anni passati, visto che quest’anno vige l’obbligo di ricorrere ad educatori maggiorenni e qualificati) con gli oratori feriali: saranno 12 i progetti diffusi in città sotto il brand “Summer Life 2020”, uno per ogni parrocchia, ad eccezione di Beata Giuliana, rivolti a 1500 ragazzi nel periodo dal 29 giugno al 31 luglio. Saranno messi a disposizione degli oratori anche spazi pubblici non esclusivi all’aperto al parco Milani, al parco della Vita e al parco del Museo del Tessile.

I contributi al terzo settore

Dall’altro, per gli altri enti del terzo settore, tra cui ad esempio il Pime, il Tappeto Volante (che opererà a Beata Giuliana usufruendo degli spazi delle scuole Marco Polo) e il CSK (confermato alle scuole Pieve di Cadore), Palazzo Gilardoni «contribuirà indicativamente con 50 euro per bambino alla settimana, fino ad un massimo di 30mila euro per ogni ente gestore». Le proposte sostenute dal Comune dovranno essere «inclusive rispetto alla povertà educativa e al disagio complessivo per chi è in capo ai servizi sociali, che verranno inseriti nei centri con costi a carico del Comune».  Entro fine settimana, promette Farioli, «avremo il quadro completo».

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