Centrodestra fibrillato per il nuovo partito di Fontana. La reazione di Forza Italia

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Attilio Fontana e Lara Comi in un'immagine di repertorio

BUSTO ARSIZIO – “Un nuovo partito? E’ un arricchimento per la democrazia”. Stringato, stringatissimo commento di Lara Comi, eurodeputata e coordinatrice provinciale berlusconiana, alla notizia della nascita di Lombardia ideale, il nuovo movimento che fa capo ad Attilio Fontana e al quale, nel Varesotto, aderisce Insieme e Futuro, il gruppo di Luca Marsico formato in ampia parte da fuoriusciti di Forza Italia. Lombardia ideale, che sarà presentata mercoledì 6 al Pirellone, si colloca a fianco della Lega, anzi, a quanto pare ha ricevuto il benestare di Matteo Salvini e, nell’ufficialità, si pone come valore aggiunto al centrodestra. Nella realtà non dichiarata cerca di sottrarre consensi proprio agli alleati forzisti e di Fratelli d’Italia arruolando i moderati scontenti del centrodestra che, per le più disparate ragioni, non intendono omologarsi alla Lega e hanno bisogno di un contenitore a latere, Vero? Falso? Il punto è che c’è anche chi si domanda quale sia la necessità di avere in campo un nuovo soggetto politico, per ora a diffusione regionale, a fronte di un Carroccio col vento in poppa, che da solo, nell’attuale scenario politico, può fare manbassa di voti.
Di sicuro c’è che Forza Italia si trova in forte imbarazzo, così come il partito di Giorgia Meloni, presente venerdì 1 febbraio alla grande kermesse di Malpensafiere. Tutti pronti a rilanciare il centrodestra, anche in scia alle complicazioni interne del governo gialloverde, e la Lega avalla l’operazione di Lombardia ideale? “A che gioco giochiamo?” chiede qualcuno, benché, proprio i berlusconiani ributtino la palla nel campo avversario, sottolineando che il problema non riguarda loro, ma la Lega.

Dialogo tra Maroni e Toti

A complicare il quadro di riferimento ci sono le notizie dell’ incontro di Bobo Maroni con Giovanni Toti, sempre venerdì 1,a Genova. L’occasione: la presentazione del libro dell’ex presidente della Lombardia “Il rito ambrosiano”. Così, c’è chi ritiene che potrebbe esserci anche il leghista Maroni tra i sostenitori della nuova realtà politica che il berlusconiano Toti, governatore della Liguria, vorrebbe far nascere assieme al suo collega siciliano, Nello Musomeci, “per dare nuova linfa al centrodestra”. Un partito moderato, degli amministratori, pronto a supportare anche al governo gli alleati moderati della Lega. Per dirla in un altro modo, un’altra zeppa tra gli ingranaggi di Forza Italia e non solo.

“Antonelli? Il polpo cuoce nella sua acqua”

A livello locale resta aperta la situazione amministrativa di Busto Arsizio e della Provincia. Si racconta di alta tensione tra il sindaco Emanuele Antonelli e Forza Italia. Situazione che rimbalza anche a Villa Recalcati, dove lo stesso Antonelli, espresso proprio dai forzisti pur essendo egli un civico, è oggi presidente della Provincia. Nessuna dichiarazione ufficiale, tanti “si dice”, ma tutti da fonti autorevoli se non direttamente interessate alle vicende politiche. I berlusconiani non digeriscono “l’ uomo solo al comando”, cioè le decisioni prese in completa autonomia dal sindaco e dal presidente della Provincia, senza coinvolgere le segreterie. Tanto più che Antonelli starebbe dialogando nientemento che con Luca Marsico e la Lega, mettendo all’angolo i forzisti. A quale pro? Per rafforzare la sua doppia posizione istituzionale. Figurarsi la reazione. Di nuovo: tutto vero? A precisa domanda, Nino Caianiello, dominus varesino dei berlusconiani, taglia corto con un aforisma della sua Napoli: “Il polpo cuoce nella sua acqua”. Che altro aggiungere?

Fontana comi antonelli – MALPENSA24