Cerrese reduce della Russia si ammala di Covid, guarisce e compie 104 anni

CERRO MAGGIORE – Neppure la guerra, la terribile ritirata in Russia e il Covid lo hanno ha strappato alla vita. Antonio Gianazza, originario di Cerro Maggiore, ha festeggiato i 104 anni alla Rsa Sodalitas di Busto Garolfo (nella foto), dove vive da tempo. Una festa con tutti i crismi, dalla torta con le candeline ai palloni a forma di numero che indicavano la bella età raggiunta. E sì che nel 2020 Antonio contrasse il Covid, quello della prima ondata, il peggiore e più letale. Probabilmente poco più di una influenza per lui, che durante la seconda guerra mondiale ha combattuto su più fronti, dalla Francia alla Grecia, fino alla Russia: trascorsi militari che gli sono valsi, nel 2018, la Croce di Guerra al Valore Militare con una cerimonia celebrata nella stessa Rsa. Dove, per tutti, l’uomo incarna la voglia e il coraggio di vivere.

La festa

I palloncini colorati, i numeri gonfiabili, la torta con le candeline e, soprattutto, l’abbraccio di quella grande famiglia che è diventata ormai da tempo la RSA di Sodalitas di Busto Garolfo per il sig. Antonio Gianazza che nei giorni scorsi ha spento 104 candeline. «È stata una grande emozione per tutti noi – sottolinea Laura Vismara, coordinatrice della Casa Famiglia – il signor Antonio incarna per tutti noi la voglia e il coraggio di vivere, anche nonostante i mesi difficili che abbiamo attraversato negli ultimi anni. È un esempio di entusiasmo e passione per la vita. La sua fibra eccezionale e il suo morale sempre alto sono di stimolo per tutti noi. Grazie al signor Gianazza e a tutti quelli che, come lui, ci ricordano il valore della vita, sempre ed in ogni circostanza».

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