CERRO MAGGIORE – Ha impiegato tre giorni, ma alla fine la risposta del sindaco di Cerro Maggiore alle opposizioni è arrivata. Posata, mirata e un po’ indispettita. A Giuseppina Berra (nella foto), a capo della giunta di centrodestra che amministra il Comune, non è andata giù la lettera dei consiglieri di minoranza al prefetto contro la conferenza dei capigruppo fissata per oggi, giovedì 19 marzo. «In questi giorni assai complicati – esordisce il sindaco – tra riunioni e comunicazioni urgenti, lo straordinario diventa routine. Nel contempo abbiamo dovuto continuare ad agire sulla normale gestione dell’Ente, perché nulla si è fermato, ma tutto è diventato soltanto più veloce e noi ci siamo dovuti adeguare».
«Mai fermato il nostro lavoro, anzi…»
«Tutti i dipendenti – prosegue Berra, riassumendo quanto fatto finora – hanno continuato a lavorare per i nostri cittadini, adottando regole differenti per garantire appieno la loro sicurezza. Dall’altro canto noi abbiamo continuato ad agire, a fare Giunta e riunioni, perché era utile, giusto e soprattutto necessario farlo. Il nostro comune è stato uno dei primi a garantire ai propri dipendenti i necessari dispositivi di protezione individuale o a regolamentare il progetto sperimentale di smart working e ad attuarlo. I cittadini di Cerro e Cantalupo pretendono giustamente che si decida e si agisca, senza indugio alcuno, e noi amministratori dobbiamo dare l’esempio. Non possiamo pretendere che i dipendenti lavorino sempre e noi no».
«Persa un’occasione per dimostrare unità»
Poi il discorso si sposta sul piano politico. «Dovrebbe essere il momento dell’unità e invece si fomenta la divisione, pretendendo di essere parte delle decisioni senza nemmeno conoscere la legislazione in materia. Amministrare non è un gioco! Nessuna polemica, comunque. Ancora una volta osserviamo un comportamento sbagliato, ma coerentemente andiamo avanti, perché i nostri cittadini attendono atti importanti. Abbiamo già predisposto e attivato una serie di servizi alla cittadinanza per la situazione straordinaria che si sta vivendo e, allo stesso modo, abbiamo definito i provvedimenti per il prossimo futuro per sostenere, rilanciare e aiutare. Siamo stati fra i pochi Enti a scrivere direttamente alla Presidenza del Consiglio per evidenziare le problematiche a cui dobbiamo fare fronte e sensibilizzare rispetto alle aspettative dei Comuni. Insomma, ancora una volta la politica cerrese ha perso un’occasione per dimostrare unità e, soprattutto, rispetto per le istituzioni. Avremmo dovuto essere un esempio, invece sono stata esposta al pubblico ludibrio – conclude la sua replica Giuseppina Berra – ma sono soddisfatta del lavoro svolto per il bene della comunità e spero che dall’altra parte qualcuno recuperi l’alto senso del dovere che si dovrebbe avere in momenti come questo».