Cgil in assemblea al Tessile: dalla mostra sulle lotte sindacali ai giovani senza diritti

BUSTO ARSIZIO – La mostra sulle lotte sindacali al Tessile ha rappresentato lo spunto per discutere sul ruolo del sindacato, sui diritti acquisiti dai lavoratori, ma anche su quelli negati ai neo occupati e a coloro che hanno un lavoro precario.

Lavoro e diritti: cuore delle lotte di ieri e di oggi

In occasione dell’apertura della mostra sulle lotte sindacali del 1969 – 1970, un’iniziativa di Cgil Varese in collaborazione con l’Archivio di Stato di Varese, questa mattina al Museo del Tessile di Busto Arsizio si è svolta questa mattina un’assemblea delle delegate e dei delegati della Cgil di Varese dal titolo “Dallo Statuto alla Carta, 50 anni di lotte in Provincia di Varese”.

L’incontro è stato aperto dal segretario generale della Cgil di Varese Umberto Colombo, che ha sottolineato la differenza tra gli anni di quelle lotte e l’impegno del presente. «Il successo e la ricchezza dell’economia della nostra provincia non ci sarebbero state senza l’impegno e la competenza delle lavoratrici e dei lavoratori, protagonisti di quelle lotte che hanno portato allo Statuto dei lavoratori».

Oggi, ha proseguito Colombo «dopo gli anni duri della crisi, si registrano segnali di miglioramento. Tuttavia permangono ragioni di allarme e preoccupazione. I giovani neo occupati sono spesso senza diritti e con lavori precari. E questo perché le politiche di austerità e i provvedimenti come il jobs act hanno cancellato diritti fondamentali». Una situazione caratterizzata da processi di innovazione rapidi e inarrestabili, come la digitalizzazione. «Davanti alla quale – ha detto Colombo – dobbiamo fare di tutto perché vadano a vantaggio dei lavoratori e non si traducano in una nuova emergenza occupazionale».

busto cgil mostra lavoro

Al termine della relazione di Colombo si sono susseguiti diversi interventi di delegate e delegati. Tra questi ha preso la parola anche Elisa Castellano, della Fondazione Di Vittorio, che ha collocato la mostra della Cgil «in quella rete fatta dalla Fondazione, dalle università, da studiosi che puntano a sostenere il valore civile della memoria».

A conclusione dell’assemblea l’intervento di Elena Lattuada, segretario generale di Cgil Lombardia, che ha rimarcato l’importanza di parlare dei diritti nel mondo del lavoro. «Un impegno che deve essere presente nel dialogo con il governo e nella contrattazione. La Cgil però deve anche spingersi oltre i confini tradizionali e confrontarsi su questi temi con tutti, dentro e fuori dei luoghi di lavoro».

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