Cgil Varese – Sunia: «Morosi per colpa del Covid. Stop all’esecuzioni degli sfratti»

cgil sfratti varese covid

VARESE – Continua la pandemia, c’è la crisi di governo, e viene messa in discussione la sospensione dell’esecuzione degli sfratti e delle procedure immobiliari. E’, infatti, uscito dalla Commissione Finanze della Camera un preoccupante parere indirizzato alle Commissioni competenti sul Milleproroghe. Un provvedimento, quest’ultimo, che contiene una misura di proroga, opportunamente introdotta dal governo per fare fronte all’emergenza sanitaria. E sul quale anche la Cgil Varese, per voce del Sunia prende posizione e chiede di fatto di sospendere l’esecuzione degli sfratti per morosità dettate dalla crisi sanitaria ed economica.

Stop agli sfratti in piena crisi

«Siamo contrari alla distinzione tra morosità incolpevoli precedenti o successive all’emergenza pandemica in corso – dichiara il segretario generale del Sunia di Varese Flavio Azzena -. No all’esecuzione forzata degli sfratti per le famiglie in difficoltà in questa fase». Continua Azzena: «Sarebbe, a nostro giudizio, impensabile e inumano mettere sulla strada migliaia di famiglie con esecuzioni forzate degli sfratti, in assenza di alternative immediate con passaggio da casa a casa. Qualsiasi valutazione non può prescindere dal Covid-19 e dai suoi effetti drammatici e luttuosi».

«Dobbiamo dire con estrema chiarezza che in questa situazione, distinguere possibili esecuzioni degli sfratti tra quelli emessi prima e quelli emessi dopo la pandemia, è solo pura finzione – spiega Azzena -. Ci si assume la grande responsabilità che tutti i provvedimenti di sfratto sono quasi tutti riconducibili al periodo pre-pandemia, e che dal prossimo marzo, ancora in piena emergenza, saranno eseguiti inesorabilmente, mettendo in mezzo alla strada decine di migliaia di famiglie fragili».

Confronto con i proprietari

Il Sunia è consapevole inoltre delle difficoltà dei proprietari. Occorrono misure, che potrebbero già essere inserite in sede di conversione del decreto 183/2020, a favore della proprietà per il ripiano del debito accumulato per i canoni non corrisposti e ristori e detrazione di imposta ai locatori colpiti dalle situazioni di morosità. Da oggi fino a giugno, nelle more della sospensione degli sfratti, chiederemo di avviare immediatamente presso il MIT, a crisi risolta, un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali degli inquilini e della proprietà unitamente ai rappresentanti di Regioni e Comuni (Conferenza delle Regioni e Anci) finalizzato, prioritariamente, a prevenire ed evitare ulteriori sfratti per morosità e governare quelli già emessi.

Parallelamente intendiamo promuovere con le nostre strutture territoriali di rappresentanza presso le Prefetture a livello territoriale accordi e protocolli che vedano coinvolti Comuni, Tribunali, Agenzie pubbliche per la locazione, ex Iacp comunque denominati, rappresentanze sindacali dell’inquilinato e della proprietà per ricercare soluzioni di possibile graduazione delle esecuzioni e un uso virtuoso del patrimonio di edilizia pubblica. Lavoriamo, inoltre, ad una revisione degli Accordi territoriali sui canoni di locazione adeguandoli alla mutata situazione economica e sociale che ha accentuato il divario tra livello degli affitti richiesti e ridotte capacità economiche degli inquilini alle prese con la crisi economica ed occupazionale. «Il Sunia di Varese sarà in campo con gli inquilini – conclude Azzena – a protestare contro una modifica ingiusta e pericolosa».

varese cgil sunia sfratti – MALPENSA24