A Gallarate chiude Pediatria? Il sindaco: “Comune senza competenze in materia”

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GALLARATEPediatria chiude durante i mesi estivi. Notizia di dominio pubblico da qualche settimana, che ha suscitato diverse reazioni e polemiche in relazione al temuto depotenziamento dell’ospedale cittadino, il Sant’Antonio Abate. Notizia che ha dato spunto a Matelda Crespi (nella foto), consigliera comunale di Città èVita, di chiederne conto al sindaco Andrea Cassani durante l’assemblea civica di mercoledì 12 giugno. Intervento, quello dall’esponente d’opposizione, che riprende i temi che toccano il futuro del nosocomio di via Pastori, accorpato con Busto Arsizio all’interno dell’Asst della Valle Olona e avviato, secondo i piani ragionali, ad essere quasi completamente dismesso nel momento in cui entrerà in funzione l’ipotizzato ospedale unico. Nel frattempo, però, è necessario garantire l’operatività, dato che la nuova struttura, se mai dovesse essere realizzata, si sostituirà all’attuale doppio sistema sanitario di Busto e Gallarate tra un congruo numero di anni, almeno sette o otto o anche più.

Le preoccupazioni di CèV

A fronte di ciò, Matelda Crespi ha espresso una serie di preoccupazioni, che partono dall’attività della Pediatria di Gallarate, dalla sua funzionalità e dalla domanda di assistenza per i piccoli pazienti. Un impegno che si concretizza attorno alla cura di molte patologie infantili e che, se trasferite a Busto Arsizio, finiranno per creare disagi agli utenti e allo stesso personale medico e paramedico. Con la grande incognita che la chiusura estiva del reparto nasconda la chiusura definitiva della Pediatria gallaratese in ragione della necessità di evitare doppioni e di razionalizzare la gestione complessiva dei due ospedali. Insomma, un altro tassello verso il depotenziamento della struttura di Gallarate? “Quale la risposta del sindaco e quali azioni sono state intraprese per evitare tutto ciò?” ha domandato Crespi,

Scelte ancora da definire

Per Andrea Cassani, comunque a conoscenza della vicenda, l’amministrazione civica può al massimo prendere atto della decisione :”In materia non abbiamo competenze” ha più volte ripetuto il primo cittadino. Cha ha però reso noto di aver chiesto conto della questione al direttore generale dell’Asst Eugenio Porfidio. La risposta attiene a situazioni peraltro conosciute, a cominciare dalla carenza di pediatri che impedisce una completa operatività. Vecchio problema, che nell’Asst bustocca/gallaratese si accentua per la presenza anche dell’ospedale di Saronno. Quindi, dovendo garantire la turnazione delle ferie al personale, si preferisce chiudere durante i mesi estivi il reparto di Gallarate, più vicino a Busto rispetto a Saronno. “Porfido mi ha anche detto che nulla è deciso per il futuro, che se ne discute tra i dirigenti e con le organizzazioni sindacali” ha concluso Cassani, lasciando aperte tutte le possibilità. Matelda Crespi si è dichiarata parzialmente soddisfatta della risposta.

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