“Chiusi per atti vandalici”: vita breve per i nuovi bagni della stazione FS di Busto

BUSTO ARSIZIO – I bagni della stazione FS chiusi per vandalismi. Ancora una volta. Ma sono quelli nuovi appena sistemati da RFI per rimpiazzare quelli realizzati più di dieci anni fa, che dopo anni di “stop and go” sono stati definitivamente dismessi. Insomma, l’ennesimo capitolo di una storia infinita. «Ci vuole qualcuno a controllare» protestano i pendolari e gli operatori.

Niente servizi igienici. Ancora

Niente da fare. I bagni dello scalo ferroviario di Busto FS, ormai ribattezzata come la “stazione centrale” della città, sono ancora “off limits”. «Fuori servizio per atti vandalici» come si legge nel cartello affisso dagli addetti di RFI, la società delle Ferrovie dello Stato che gestisce il patrimonio. «È già successo più di una volta – ammettono sconsolati i frequentatori della stazione – purtroppo senza un controllo si portano via di tutto, pezzi e sanitari».

I precedenti

Il punto è che i nuovi locali adibiti a servizi igienici, ricavati negli spazi dell’edificio principale dello scalo, tra l’ingresso che dà sulla biglietteria e il bar, erano stati realizzati proprio per sopperire alla chiusura del locale toilette, in fondo al binario 1, vicino all’ex scalo merci. Chiusura che era dovuta ai ripetuti vandalismi che ad un certo punto avevano costretto RFI ad alzare bandiera bianca. Ma dopo anni di disservizio, con i servizi igienici inaccessibili, i nuovi locali sono durati poco.

La sfiducia

Ora si torna al punto di partenza. «Ma è un disservizio grave per gli utenti – sottolineano i pendolari – soprattutto per donne, bambini e anziani, che non possono fare a meno di una toilette nei momenti di bisogno». Ma c’è chi non è stupito dall’andazzo, che è solo l’ennesimo segno di incuria dello scalo di piazza Volontari della Libertà: «Bisognava intervenire subito, predisponendo un servizio di controllo, attraverso i lavoratori socialmente utili o qualche cooperativa, come succede nelle stazioni delle città più grandi – le voci raccolte in stazione – con tutti i soldi che RFI spende continuamente per rifare i bagni vandalizzati si sarebbe potuto tranquillamente sostenere questo servizio».

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