Legnano, Benetti (Pd): «Consulta Giovani, buona la prima. E diamo loro fiducia»

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LEGNANO – «La Consulta non si limiterà a organizzare eventi, che non saranno comunque il panino con la salamella. È un organismo autonomo, mettiamo fiducia nei giovani che la compongono: sono convinto che arriveranno a trattare anche temi importanti come la disoccupazione e la disabilità». Così Luca Benetti, capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Legnano, replica attraverso Malpensa24 alle critiche mosse dal consigliere di minoranza Franco Brumana dopo l’insediamento del nuovo organo consultivo voluto dall’Amministrazione Radice. A partire dal ruolo della Consulta Giovani e dalla dotazione, pari a 10.000 euro, che l’esponente del Movimento dei Cittadini ha liquidato come «una mancetta».

Il capogruppo ribatte alle critiche di Brumana

«Uno degli scopi della neonata Consulta – tiene a precisare Benetti – è far organizzare ai giovani eventi in collaborazione con tutte le associazioni, che si occupino di cultura dal punto di vista storico o politico, o di sociale, e ve ne sono anche di nazionali come Amnesty International e Libera. I rappresentanti di scuole, manieri, oratori decideranno loro quali eventi, con la cifra stanziata e il nostro supporto; e se anche puntassero semplicemente all’aggregazione non ci vedrei nulla di male, specie dopo due anni come quelli passati che hanno reso problematico per i giovani trascorrere tempo insieme».

Brumana ha avuto da ridire anche sull’inserimento, mai annunciato prima, della presentazione del progetto “La scuola si fa città” nell’ordine del giorno della prima riunione della Consulta. «Era solo uno dei punti – ribatte Benetti – e l’inizio di un suo coinvolgimento in un bando di ben 15 milioni di euro, con focus particolare sulla riqualificazione dell’ex liceo di via Verri. Parliamo di un progetto dalla dimensione molto grande di rigenerazione urbana. Come punto di partenza della prima seduta, non lo vedo come qualcosa di riduttivo: semmai, siamo partiti in quinta. L’importante – sottolinea il capogruppo – è lasciare fuori da polemiche politiche o strumentali questi ragazzi, lasciarli lavorare e avere fiducia in loro. Altrimenti è inutile che ci lamentiamo della mancanza in loro di protagonismo».

«Nessuna mancetta, a ciascuno il suo ruolo»

In più occasioni, infine, il consigliere civico Brumana ha lamentato il mancato rispetto della mozione, firmata da lui proprio insieme a Benetti e approvata all’unanimità, sugli indirizzi operativi della Consulta Giovani. «Sicuramente questa non basterà per risolvere tutti i mali e i problemi di una generazione – puntualizza Luca Benetti – Anche il Consiglio comunale deve impegnarsi a fare la sua parte. Servirà un gruppo di lavoro: è chiaro che su temi importanti inerenti le politiche giovanili, Consiglio e gruppo si confronteranno con la Consulta. Come consiglieri, dovremo essere solo dei facilitatori e avere fiducia in quello che i giovani che la compongono decideranno di fare. Io la mozione l’avevo letta così. Che si tratti di occupazione o di istruzione, come gli Its, su simili temi bisognerà coinvolgere la Consulta, ma occuparsene sarà il ruolo soprattutto di noi consiglieri».

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