Bis iridato, Alaphilippe si conferma campione del mondo

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Voila le champion, le même champion! Julian Alaphilippe succede a se stesso e si conferma campione del mondo al termine di una gara bellissima, piena di emozioni e colpi di scena, mai noiosa, sempre divertente.

Alaphilippe ha voluto fortemenete questo successo, ha portato via la fuga decisiva scattando sui muri del circuito delle Fiandre e poi ha messo a segno il colpo decisivo sul penultimo passaggio sul muro di Sant’Antonio. Attacco secco che ha tagliato le gambe ai suoi avversari: alle sue spalle sono usciti Michael Valgren (Danimarca), Jasper Stuyven (Belgio), Neilson Powless (USA) e Dylan Van Baarle (Paesi Bassi), dietro il plotoncino dei grandi favoriti con Van Aert, Colbrelli e Van der Poel. La volata per la medaglia d’argento ha premiato Van Baarle, argento davanti a Valgren, Stuyven e Powless.

Diciassette chilometri di azione solitaria per Lulu che ha confezionato un vero e proprio capolavoro andando a riconquistare la maglia che aveva indossato per la prima volta a Imola un anno fa. Vincente la tattica della nazionale francese, guidata da Thomas Voeckler, che ha cominciato a rendere dura la corsa quando ancora mancavano 230 km alla conclusione.

Grandi sconfitti di giornata i belgi e soprattutto Wout Van Aert che non ha saputo concretizzare il grande lavoro svolto da un Remco Evenepoel che ha rispettato i patti, lavorando come pochi altri per il suo capitano e proteggendolo fino agli ultimi due giri, quando si è scatenato il testa a testa tra i big.

L’Italia ha vissuto una giornata complicata con la caduta nelle fasi iniziali di Davide Ballerini e Matteo Trentin e poi, proprio mentre i due rientravano seppur doloranti, la nazionale si è fatta sorprendere da un attacco pilotato da Evenepoel con tutte le altre nazionali presenti. Alessandro De Marchi, Gianni Moscon, Ballerini e Trentin hanno tirato per diversi chilometri per chiudere il buco. Ci sono riusciti a circa 135 km dall’arrivo e poi non hanno più abbandonato le prime posizioni del gruppo, al punto che quando è scattata l’azione decisiva ai meno 17, portata via da Alaphilippe, erano presenti in tre: Sonny Colbrelli, Andrea Bagioli, che aveva attaccato in precedenza, e Giacomo Nizzolo. Bagioli prima e Nizzolo poi hanno lavorato tanto, alla fine Sonny non ha avuto le gambe per reagire allo scatto di Alaphilippe e ha chiuso al decimo posto, complice anche un po’ di marcamento con Van Aert e Van der Poel.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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