La nuova Milano-Sanremo esalta il fenomeno Van Aert

ciclismo sanremo van aert
bettiniphoto

Brilla la stella di Wout Van Aert a Sanremo, brilla la stella di un corridore che in questo inizio di nuova stagione si è confermato campione di spessore autentico. Una settimana fa la Strade Bianche vinta da dominatore, oggi la risposta pronta all’attacco di Julien Alaphilippe sul Poggio, lo scollinamento ad un respiro dal rivale, il recupero in discesa e pi vi a a tutta. E poco importa se Alaphilippe negli ultimi due chilometri salta i cambi intanto che la testa del gruppo tenta il recupero: Van Aert tira dritto e quando il francese parte in volata, si alza anche lui sui pedali e tiene, resiste, respinge, rilancia e va a vincere con un manciata di centimetri di vantaggio.

Terzo posto a due secondi per Michael Matthews, quarto per l’eterno piazzato Peter Sagan e quinto per Giacomo Nizzolo, migliore degli italiani.

Da segnalare l’ottima corsa della Trek Segafredo che è stata la squadra che più di tutte ha tentato di inventare qualcosa: prima con Mosca e Ciccone sulla Cipressa, poi con Brambilla e Nibali sul Poggio. A Vincenzo è mancata l’esplosività necessaria per rispondere all’azione di Alaphilippe e Van Aert, che sono volati via a giocarsi la vittoria.

Per oltre 250 km la corsa è stata animata da una fuga nata già al km 2 e portata avanti da Mattia Bais (Androni Giocattoli Sidermec) , Manuele Boaro (Team Astana), Alessandro Tonelli e Fabio Mazzucco (Bardiani CSF Faizanè), Damiano Cima (Gazprom Rusvelo), Hector Carrettero (Movistar) e Marco Frapporti (Vini Zabù KTM).

Sfortunata la Sanremo di Matteo Trentin che è stato coinvolto in una banale caduta a 85 km dalla conclusione ed è stato costretto al ritiro, tenendosi una spalla. Altri due grandi favoriti della vigilia com e Ewan e Gaviria, invece, si sono arresi sulla Cipressa, mentre Bennett, Bouhanni e Vviani hanno lasciato sul Poggio i loro sogni di gloria.

Il sogno

C’è un sorriso quasi incredulo sul volto di Wout Van Aert che abbraccia la fidanzata prima di rispondere alle domande dei cronsti: «Sul Poggio sono arrivato al limite, Alaphilippe è partito molto presto e ha fatto un grande numero. Per fortuna in discesa sono riuscito a recuperare prendendo anche tanti rischi. Poi nel finale Julien ha saltato qualche cambio ma io ho preferito tirare dritto perché a quel punto non potevo fare altro. La volata? Quando Alaphilippe è partito, ho messo sui pedali tutta la potenza che avevo».

E ancora: «La gara è stata veramente difficile, per fortuna c’era meno caldo rispetto alla Strade Bianche: è stato importante bere molto e gestire alla perfezione le energie. I miei compagni di squadra hanno fatto un grandissimo lavoro, mi hanno sempre permesso di essere al punto giusto nel momento giusto. Non ci posso credere a quel che ho fatto, adesso posso anche ritirarmi…».

Infine una battuta enologica: «Dopo le Strade Bianche con la squadra abbiamo brindato con un ottimo vino toscano, oggi magari sceglieremo un Barbaresco piemontese, è una bella soddisfazione.»

Articolo a cura della redazione e di tuttobiciweb

ciclismo sanremo van aert – MALPENSA24