Fagnano, cinema in consiglio: Forza Italia grazia il sindaco e si prepara a chiedere il conto

Fagnano conisglio bilancio

FAGNANO OLONA – Se Ennio Flaiano, ieri sera, giovedì 19 dicembre, fosse stato tra il folto pubblico a seguire il consiglio comunale sul bilancio, avrebbe fotografato quanto accaduto durante l’intera seduta con il suo celebre aforisma: “La situazione è grave, ma non è seria“.

La spaccatura di Più Fagnano

Detto questo, Dup e bilancio di previsione triennale passano. La maggioranza, che nel giro di un paio di punti passa dall’affanno al panico, per poi riprendere fiato senza brillare, alla fine porta a casa il risultato, ma esce comunque a pezzi: sui contenuti programmatici e politici, sui silenzi e sulle risposte non date ai consiglieri di minoranza. Triturata dalle opposizione e spaccata al suo interno. Con Forza Italia che alambicca e mette in campo una posizione buona per approvare i documenti di programmazione, tenere su (a questo punto solo “con la cicca”) sindaco e giunta e utile, tra qualche settimana, a presentare il conto sul tavolo del rimpasto.

Fagnano conisglio bilancio

L’avvertimento dei berlusconiani

In sintesi: Forza Italia (tutta, tranne, come concordato, Giacomo Navarra) vota il Dup, grazia il sindaco e si prepara a chiedere più dignità e spazio nella squadra di governo. Insomma i berlusconiani fagnanesi, lanciano un segnale inequivocabile: “Così non andiamo da nessuno parte. O si cambia metodo e si inverte la rotta o ci si va a schiantare”. Ora bisogna capire come il segnale verrà colto dal sindaco. Se come un inaccettabile ricatto, oppure come un consiglio (seppur non tanto mite) per evitare di chiudere baracca e burattini in ampio anticipo sulla fine del mandato e dopo nemmeno un anno di amministrazione.

Il panettone senza il candito

Il dubbio su come avrebbe votato Forza Italia è rimasto nell’aria fino a poche ore dal consiglio di ieri. Alla fine gli azzurri si allineano, ma non del tutto. E riescono a trovare una posizione di equilibrio interno tra chi è più conciliante (nonostante gli evidenti problemi) e chi non vuole più abbassare la testa poiché convinto che il gruppo non solo è stato messo in un angolo, ma spesso è stato umiliato nelle scelte politiche e amministrative. Ad ascoltare la presa di posizione dei forzisti c’era anche il neo responsabile provinciale degli Enti Locali Piero Galparoli, che ieri sera era presente al Castello per osservare con i propri occhi una situazione che, vista da fuori, ha contorni più unici e che rari.

Fagnano conisglio bilancio

Alla fine Forza Italia vota (turandosi il naso, il bilancio) e sceglie di portare al Dup 3 “sì” (Elena Corio, Alessio Mannino e Gabriele Moltrasi) e un “no” (Navarra). Evidenziando che l’originale geometria di voto «è stata studiata e condivisa da tutti noi e non è un sintomo di frattura dentro al partito. Ma il modo per far emergere il nostro disappunto in merito alle scelte e ai modi di conduzione dell’amministrazione. Se ci fosse stata condivisione e maggior coinvolgimento, alcune sviste si potevano evitare. Ma così non è stato». Insomma in fin della fiera sindaco e giunta mangiano il panettone, ma senza il candito, che nella fattispecie è Giacomo Navarra.

Fagnano conisglio bilancio

Maggioranza strabica

Forza Italia, con Navarra che parla a nome di tutto il gruppo, pesta duro sulla mancata assunzione dell’agente, sul fatto che il tema della sicurezza è una priorità, oltre che uno dei temi portanti della campagna elettorale di Più Fagnano. Ma il consigliere delegato alla partita Federico Fasolino (Fratelli d’Italia) minimizza: «La sicurezza è importante, ma non una priorità, perché Fagnano è un paese sicuro».

Non solo. Navarra nel suo intervento sul mancato arrivo dell’agente di polizia locale dice che il comandante non era al corrente delle scelte dell’amministrazione e l’assessore Fausto Bossi smentisce: “Lo sapeva”.

E ancora i forzisti mettono in piazza la mancanza di condivisone su molte scelte, parla di sviste che si potevano evitare, critica l’impostazione politica della squadra, ma il capogruppo leghista Fabio Beltemacchi, prima ammette, utilizzando in abbondanza qualche termine colorito, che «è vero non siamo preparati come voi delle minoranze che avete alle spalle anni di esperienza. Ma siamo stati eletti solo sette mesi fa. Dateci tempo». E poi disegna tutta un’altra realtà e parla di «condivisione in giunta e in tutta la maggioranza. Nel bilancio magari non ci sono opere faraoniche, ma perché crediamo che le urgenze siano le manutenzioni nelle scuole, delle strade, la pulizia e (contraddicendo di Fasolino) la sicurezza. Non solo, ma per smentire l’accusa del mancato impegno da parte nostra, dico che la nuova palestra di via Venegoni ora ha, grazie a noi, un progetto migliore rispetto a quello lasciato dalla giunta Simonelli. E le tasse non le abbiamo neanche toccate».

Minoranze in trincea

Fagnano conisglio bilancio

Prima del consiglio tiravano venti di guerra e i consiglieri di Siamo Fagnano e Fagnano Bene comune sono arrivati con l’elmetto. Tanto che sul Dup hanno davvero impallinato il fronte opposto. Chiedendo, più volte e in maniera provocatoria, ai vari consiglieri di esprimersi su svariati argomenti, ricevendo in cambio imbarazzanti silenzi.

Cartucce finite o meno efficaci sul bilancio, dove gli emendamenti di Siamo Fagnano sono stati impacchettati e rispetti al mittente perché irricevibili («Lo sapevamo, ma volevano essere una provocazione e uno stimolo», ha chiarito alla fine il capogruppo Marco Baroffio) e quelli di Fagnano Bene Comune sono stati smontati tutti con la medesima spiegazione e sono caduti (o sono stati ritirati) come un domino. Poiché le modifiche proposte dal capogruppo Paolo Carlesso erano quasi tutte condivisibili dalla stessa maggioranza, ma tecnicamente tutte legate alla possibile cessione di un terreno (che è stato anche oggetto di scontro nella discussione) e quindi non immediatamente finanziabili.

Valter Lomi del Movimento Cinque  Stelle, invece, dopo una seduta silenziosa spara un solo colpo, che però fa male alla maggioranza. Davanti a una mancata (non la prima) risposta di tutta la maggioranza a fronte di una domanda del collega di minoranza Paolo Carlesso, il grillino ha detto stop. Senza ottenere le spiegazioni richieste, ma sbertucciando l’imbarazzo che ieri sera a lungo è serpeggiato tra i banchi dell’opposizione e tra il pubblico. «Va bene tutto – ha detto Lomi – tanto più che non sono certo il tipo che ama fare polemiche. Ma almeno davanti alle nostra domande dateci una risposta. Non importa se di circostanza, ma datecela».

Alla fine il bilancio triennale, seppur fragile come carta velina, regge. Come regge, anche se con dentro un bello squarcio, la vela di Più Fagnano. Ora resta da vedere però se resisterà alla tempesta che già spunta all’orizzonte. Annunciata, nei fatti, dalla mancata unanimità sul Dup. Il Natale è sempre più vicino. Ma anche la guerra.

fagnano bilancio forza italia – MALPENSA24