Cittadinanza onoraria al duce, Allea: «Angera dimostri di essere antifascista»

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ANGERA – Sulla cittadinanza onoraria al duce il dibattito è ancora acceso. «Su certe tematiche bisogna avere delle decisioni ferme, non basta essere antifascisti in occasione del corteo del 25 Aprile». Milo Manica, capogruppo di minoranza di Allea, non la manda a dire. Ad Angera si discute – ormai da mesi – sul conferimento della cittadinanza onoraria al partigiano Antonio Greppi. E parallelamente della revoca dello stesso riconoscimento che nel 1924 investi il duce Benito Mussolini. Entrambe richieste presentate dal primo gruppo d’opposizione in paese. E di fatto ancora sospese. L’ultima occasione utile per discuterne è stata la Commissione Istituzionale di lunedì, 17 maggio. Che si è conclusa con una proroga a tempi e contesti più consoni. Un scelta per niente condivisa da Manica, che ora si rivolge prima alla leghista Maria Stella Tonin, chiedendosi, provocatorio, se «abiti ad Angera solo da qualche settimana». E poi al consigliere di maggioranza delegato alle Politiche giovanili, Niccolò Ponti, che «vota come gli viene imposto dall’alto».

Greppi cittadino onorario?

Sulla possibilità di conferire la cittadinanza onoraria al partigiano, l’esponente della Lega ha dichiarato che «c’è già una via intestata a lui, mi sembra sufficiente». Una svista, subito chiarita in aula. Sì, perché la via è riferita a Mario Greppi, il figlio di Antonio, a cui è invece destinata la richiesta del conferimento. Un errore, di poco peso forse, ma che non è passato inosservato fra i ranghi di Allea. «Sembra che Tonin non sappia chi siano i Greppi», affonda ora Manica. «Vuol dire che non ha minimamente letto la nostra proposta». Ma aldilà di quello che può essere un lapsus, la questione per il capogruppo di minoranza è un’altra: «Rinnegare la cittadinanza a Greppi significa non avere rispetto della storia di Angera».
Non solo: in merito, Ponti ha avanzato la proposta di prendere tempo («potreste preparare una mozione da portare in consiglio comunale»), per decidere dopo averne discusso con la maggioranza. Anche in questo caso, Allea non ci sta: «Da agosto del 2020 non ha avuto modo di confrontarsi? In realtà prende ordini e vota come gli viene imposto dall’alto».

La revoca a Mussolini

E sulla revoca del riconoscimento al duce? Un’altra richiesta presentata da Allea poco prima della Festa della Liberazione. «Crediamo che la nostra città non possa accettare di avere il nome di Mussolini fra i cittadini onorari», scrivevano i civici in una lettera indirizzata al sindaco Alessandro Paladini Molgora e a tutto il consiglio comunale. In questo caso, per Tonin si tratta di un’onorificenza «di vecchia data, non mi sembra attuale». Ora arriva la risposta di Manica: «I rigurgiti di odio e nostalgia per un passato non roseo, a dire il vero, sono attuali e sotto agli occhi di tutti».

Mussolini cittadino onorario di Angera. Allea chiede la revoca: «Per fare giustizia»

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