Mussolini cittadino onorario di Angera. Allea chiede la revoca: «Per fare giustizia»

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ANGERA – «Crediamo che la nostra città non possa accettare di avere il nome di Mussolini fra i cittadini onorari». Una frase che dice tutto. Allea, primo gruppo d’opposizione ad Angera, ha inviato la richiesta di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che gli fu conferita il 18 maggio del 1924. Una proposta avanzata anche da molti altri Comuni del resto del Paese. E proprio in questo periodo, il più rappresentativo, visto che tra due giorni si festeggerà il 25 Aprile, giorno della liberazione d’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista. Nello specifico, il riconoscimento di Angera al duce viene raccontato, come spiegano i civici della minoranza, nel libro “Angera 1900-1926”, scritto da Luciano Besozzi, recentemente scomparso, ed edito dall’associazione culturale Partegora.

«Giustizia ai caduti per mano fascista»

Una richiesta rivolta all’attenzione del sindaco Alessandro Paladini Molgora e di tutti gli esponenti politici che siedono fra i banchi del consiglio comunale angerese. Inaccettabile per Allea avere il nome del dittatore fascista fra i cittadini onorari ad Angera. Anzi, scrivono, «crediamo che si possa revocare questo titolo “per gravi motivi”, come recita l’articolo 7 del regolamento approvato poco meno di un anno fa». Così il capogruppo Milo Manica: «La liberazione dal nazifascismo è la festa di tutti gli italiani. Anche noi di Allea vogliamo celebrarla e quest’anno lo facciamo chiedendo di eliminare il nome di Mussolini dai cittadini onorari della nostra città. Non si tratta di riscrivere la storia, ma di restituire giustizia al nome del nostro paese e ai caduti per mano fascista. Sia l’inizio di un percorso intrapreso contro i gesti di odio e prevaricazione presenti anche nel nostro tempo»

Scusa, Angera

Scoprire che nel 1924, in pieno ventennio fascista, veniva assegnato questo riconoscimento «non sorprende più di
tanto. È storia», ammettono i civici di Allea. «Ma oggi, dopo 75 anni di Liberazione, possiamo ammettere che sia stato un errore». Con questa proposta, l’obiettivo è scrivere «un’altra di storia in cui si lancia un segnale contro tutti i gesti di odio e di prevaricazione che, anche nel nostro tempo, sono presenti». Un modo per dire alle nuove generazioni che «sì, ci sono stati momenti bui, ma che da quei momenti bui si può uscire. E tutti insieme andare verso un futuro di democrazia e libertà». Ora l’insegnamento deve passare dall’esempio, sottolineano: «Possiamo testimoniare di chiedere scusa ad Angera per aver lasciato, per quasi un secolo, la cittadinanza a Benito Mussolini. Che ha portato odio, ingiustizia e violenza. E che non merita di avere la cittadinanza onoraria della nostra città».

Ora la cittadinanza onoraria a Greppi

Un’occasione per riportare alla luce un’altra, vecchia richiesta. Sempre firmata Allea. Si tratta dell’inserimento tra i cittadini onorari il partigiano angerese Antonio Greppi. L’iniziativa era stata promossa in più battute la scorsa estate, l’ultima il 31 agosto. «La proposta era stata accolta a parole dalla maggioranza, ma mai portata in consiglio comunale».

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