Consulenze esterne e ritardi negli atti: scintille in Consiglio comunale a Legnano

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LEGNANO – Si è aperta nella sera di venerdì 25 giugno, con la polemica rinnovata dal centrodestra sui tempi di consegna ai consiglieri degli atti amministrativi, la maratona del Consiglio comunale di Legnano (nella foto) su Accam e gli altri punti all’ordine del giorno, che saranno discussi anche sabato mattina e – novità dell’ultima ora – mercoledì 30 anziché lunedì 27.

I malumori del centrodestra

Carolina Toia (Lega), Francesco Toia (Toia Sindaco) e Letterio Munafò (Forza Italia) hanno contestato il mancato rispetto dei termini previsti per la trasmissione delle delibere da votare, come dei verbali delle commissioni. L’ex candidata sindaco del centrodestra ha parlato di «mancanza di rispetto del nostro ruolo», citando il caso di documenti ricevuti appena due ore prima di una riunione di commissione («è sinonimo di pressapochismo e superficialità») e motivando così la mancata partecipazione del suo gruppo al voto sia in commissione, sia nello stesso Consiglio comunale. «Ma non per questo – ha aggiunto – ho mai pensato di abbandonare. Mi aspetto serietà e rispetto, altrimenti siamo qui a scaldare poltrone e ad alzare la mano».

Il fratello Francesco ha annunciato la richiesta di una commissione straordinaria temporanea dedicata alla questione, «per capire qual è il problema di fondo». Quanto a Munafò, ha rincarato parlando di «cattiva organizzazione» e attaccato il presidente di commissione che gli aveva chiuso il microfono durante una riunione in streaming. Tirato in ballo, il consigliere in questione, Giacomo Pigni (Pd) ha replicato: «Non mi permetterei mai di mancare di rispetto. Ho chiuso il microfono a tutti i consiglieri, non solo a lei, perché c’era molta confusione, non era una censura. Ricordo – ha aggiunto Pigni – che lei mi ha detto in un Consiglio di “sciacquarmi la bocca con l’acido muriatico”. Diamo rispetto e lo chiediamo».

Contestate le consulenze tecniche

Tensione anche sulle successive interrogazioni, che hanno preceduto gli adempimenti formali per il passaggio di Franco Colombo a Fratelli d’Italia, con la relativa diminuzione dei gruppo consiliari da 9 a 8. Francesco Toia ha polemizzato con il sindaco, Lorenzo Radice, sulla consulenza affidata alla società milanese KCity nella partecipazione al bando da 15 milioni di euro sulle strategie di sviluppo urbano sostenibile: della società è a sua volta consulente il candidato alla dirigenza del settore Opere pubbliche la cui nomina era saltata mesi fa per irregolarità nella sua selezione.

«Lei ha una visione patologica dell’amministrazione – è stata la dura presa di posizione del sindaco – Pensa a chissà quali interessi. In quella società lavorano persone di professionalità incredibile, il consigliere si assume la responsabilità dei sospetti che ha sollevato. Ci sarà sempre più bisogno di supporto esterno per la pioggia di bandi che arriveranno a tutti i Comuni italiani, il che non vuol dire non avere fiducia nel personale della macchina comunale».

Un’altra interrogazione di Toia ha posto sotto la lente il compenso di 24.400 euro dei Comuni di Legnano, Parabiago e Rescaldina al Politecnico di Milano per la proposta progettuale congiunta relativa al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. In questo caso la risposta è stata affidata all’assessore alla Città futura, Lorena Fedeli.

Discussione su Accam interrotta a metà

L’esame del punto-chiave all’ordine del giorno, ovvero la costituzione di una nuova società per la gestione dei rifiuti nell’Alto Milanese e il mantenimento in attività dell’inceneritore di Borsano, si è interrotto dopo la mezzanotte, durante il voto sugli emendamenti al piano presentati dalle opposizioni, in particolare dal consigliere Franco Brumana del Movimento dei Cittadini. «Non si è mai visto – è sbottato Brumana a microfono aperto durante la riunione dei capigruppo per decidere come procedere con i lavori dell’assemblea, in base al regolamento – un Consiglio comunale così dalla Liberazione in poi. Voi della maggioranza siete tutti schierati fucile ed elmetto a difesa del sindaco. Non venite poi a parlare di rispetto delle minoranze e di dialogo. Sappiate che per i prossimi 5 anni vi sentirete dare ogni giorno degli inquinatori».

È seguita l’ennesima, animata discussione fra le parti su quando interrompere i lavori: alla fine, adducendo anche problemi tecnici, il presidente del Consiglio Federico Amadei alle 00.30 ha aggiornato i lavori, che riprenderanno nella mattina di sabato 27.

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