L’infettivologo Galli a Varese: “La lezione della pandemia per riqualificare la sanità”

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VARESE – «E’ una vita che sono preoccupato, credo sia giusto che a questo ci pensi il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana», così Massimo Galli, Professore ordinario di malattie infettive all’ospedale Luigi Sacco di Milano, alla domanda sulla preoccupazione espressa dal Governatore Fontana su una possibile diminuzione della consegna dei vaccini in Lombardia.

Medicina territoriale e prevenzione

Galli questa sera è relatore con Gian Vincenzo Zuccotti, Prorettore alla sanità e Preside della facoltà di medicina dell’Università degli Studi di Milano, il consigliere regionale PD Samuele Astuti, membro della Commissione Sanità, e il consigliere regionale Emanuele Monti (Lega) presidente della Commissione regionale Sanità di un dibattito sulla legge 23 e la riforma della sanità lombarda primo appuntamento alla Festa dell’Unità della Schiranna di Varese inaugurata alle 18 di oggi, venerdì 25 giugno. E proprio sul fronte riforma sanitaria lombarda Galli ribatte: «Io credo che la sanità italiana tutta debba trarre una grande lezione dalla pandemia in corso, da quanto successo. Tornando ad investire seriamente sulla medicina territoriale, tagliata negli anni, e tornare a ricordare una piccola ma fondamentale parola, accantonata negli anni, ovvero la prevenzione».

Con gli assembramenti mascherina anche all’aperto

Sull’andamento della situazione Covid Galli si dice «Infinitamente più ottimista di un anno fa grazie ai vaccini. Dobbiamo continuare a vaccinare e vaccinare. Anche i giovani, con i vaccini giusti» e sulla paura delle varianti replica: «Le varianti fanno paura per definizione. I vaccini si stanno dimostrando efficaci anche in quest’ambito. Certo bisogna correre, continuare a correre». Senza dimenticare le mascherine: «Mascherine che proteggono e che bisogna indossare in situazioni di assembramento all’interno e anche all’esterno. Questa – conclude Galli indicando una mascherina e valutando con prudenza, seppur indirettamente, la caduta dell’obbligo di indossarla all’aperto dal prossimo 28 giugno – Non è un bavaglio: è una protezione».

Astuti versus Monti

Il dibattito si è poi sviluppato davanti a un pubblico numeroso, con Samuele Astuti e Emanuele Monti contrapposti nell’illustrare i passi della riforma sanitaria, che la Regione sta modificando proprio in queste settimane. Un botta e risposta sulle procedure, i confronti politici e, naturalmente, i contenuti di una norma che, nelle intenzioni, è destinata a migliorare l’offerta curativa della regione, Partendo dalla lezione a cui accennava Galli: quella della pandemia.

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