Malpensa, l’allarme del Cor2: «Con il Bridge danni per tutto il territorio»

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MALPENSA – «La gestione del Bridge da parte di Sea mostra chiare e gravi lacune, per cui non è stata fatta un’efficace valutazione dell’impatto ambientale per i territori»: a denunciarlo è il Cor2, ovvero il coordinamento che riunisce le amministrazioni comunali di seconda fascia aeroportuale della provincia di Varese. Insieme al Cuv, infatti, che riunisce i nove Comuni dell’area di Malpensa, si sono riuniti in comitato anche quelli dell’area nord della provincia che, seppure in modo meno impattante, risentono comunque della presenza e del passaggio degli aerei. Fanno parte del Cor2  Sumirago (Comune capofila)  Azzate, Brunello, Cazzago Brabbia, Crosio della Valle, Daverio, Inarzo, Mornago, Sesto Calende, Taino, Vergiate. E a dieci giorni dal Bridge, il coordinamento alza la voce rivolgendosi direttamente al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, al sindaco di Milano Giuseppe Sala, principale azionista di Sea, a Enac e al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli.

Il Cor2, preso atto dei dati forniti da SEA sul Bridge Linate Malpensa, dati proposti nell’incontro del 24 giugno a Lonate Pozzolo, presenti COR2, Sindaci del CUV, Associazioni, cittadini, dopo attenta valutazione delle informazioni ricevute, rileva e denuncia le seguenti, gravi lacune da parte di SEA: per il trasferimento dei voli da Linate a Malpensa SEA non ha predisposto una Valutazione intesa  a verificare preventivamente l’impatto ambientale complessivo, in particolare non ha fornito: 

  • La curva di isorischio-rischio terzi, sia complessiva che relativa al traffico quotidiano (da tener presente che il territorio è denso di aziende RIR, a Rischio di Incidente Rilevante, vedi Tabelle Regionali)
  • La mappa del rischio aeronautico terzi, relativa al sovraccarico di voli aggiuntivi per i tre mesi del trasloco da Linate a Malpensa
  • La mappa acustica del Livello di Valutazione del Rumore Aeroportuale aggiornata in Lva, ed il controllo della funzionalità delle centraline
  • Gli scenari di impatto acustico per i tre mesi del trasferimento dei voli, in relazione alla diversificata alternanza nell’utilizzo delle piste ed al sovraccarico dei voli sulle rotte radiali interessate.
  • L’impatto sull’inquinamento dell’aria, quello diretto e quello indotto, e le ricadute sulla salute.
  • L’impatto della logistica complessivamente generata dagli spostamenti aggiuntivi, sia su ferro che su gomma.

Sulla base di queste gravi inadempienze la previsione di COR2 in ordine alle conseguenze e alle ricadute per i cittadini delle aree di sedime e di seconda fascia dell’aeroporto, e per tutto il sistema ambientale, sia florofaunistico che antropico, sono le seguenti:

  • Impennata delle emissioni acustiche e gassose, in particolare nelle ore del mattino e del pomeriggio
  • Congestione dei collegamenti stradali (primari e secondari) e ferroviari all’aeroporto
  • Ritardi, disagi e danni economici per tutti i passeggeri che si dovranno imbarcare a Malpensa
  • Ritardi di molti voli in partenza che si ripercuoteranno in uno sforamento dei decolli anche nella fascia notturna protetta dalle 23.00 alle 6.00.
  • Conseguente difficoltà di scelta e di gestione delle rotte, che si tradurrà in una del tutto eterogenea ed improvvisata spalmatura del disagio.
  • Aumento esponenziale del traffico nella rete viaria minore di tutti i comuni attorno a Malpensa
  • Parcheggi selvaggi effettuati in aree non autorizzate (o addirittura private) di tutti i Comuni attorno a Malpensa: con presumibile aumento della presenza della criminalità nella gestione del territorio
  • Disagi e ritardi per i cittadini in viaggio nell’area di Malpensa e nella più ampia ed estesa zona di mobilità a nord di Milano.
  • Disagi quindi anche per i lavoratori di Malpensa.
  • Danni diretti su ambiente naturale (vegetazione e falde acquifere per inquinamento da idrocarburi), danni per la salute dei cittadini che andranno a peggiorare il già negativo trend degli ultimi anni.

Con questo Comunicato Stampa COR2 intende richiamare l’attenzione dei principali attori di responsabilità, insieme a SEA, di questa operazione Bridge, ovvero il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, al sindaco di Milano Giuseppe Sala, principale azionista di Sea, a Enac e al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, a cui chiede di voler prendere atto dei contenuti di questo Comunicato e di provvedere ad intervenire per evitare di peggiorare ulteriormente i danni provocati dalle attività aeroportuali di Malpensa, circostanza che potrebbe definitivamente compromettere qualità della vita, salute, equilibrio ambientale dell’ampio territorio soggetto alle attività aeroportuali di Malpensa nelle Province di Varese, Novara, Milano.

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