BUSTO ARSIZIO – «A onorare Carlo Stelluti, deputato, sindaco a Bollate e consigliere comunale a Busto, c’erano due fasce tricolori, arrivate da Bollate e Baranzate, ma nessun rappresentante dell’amministrazione comunale bustocca. Una disattenzione e una caduta di stile». Ad affermarlo è Diego Cornacchia, che fu presidente del consiglio comunale ai tempi in cui Carlo Stelluti ha fatto parte dell’assise civica bustocca (2011-2012), e che si sarebbe aspettato una partecipazione ufficiale della Città in cui il già deputato e sindaco di Bollate è nato e ha vissuto fino alla sua scomparsa, a 78 anni.
Chi c’era
«Non dico il gonfalone, che forse in questi casi non è previsto, ma almeno una presenza istituzionale al funerale di Stelluti sarebbe stata opportuna» sostiene Cornacchia, che «per senso di responsabilità» si è presentato alle esequie ieri, 3 marzo, in una chiesa di Sant’Edoardo gremita di gente, ritrovando alcuni dei rappresentanti dell’opposizione che affiancavano Stelluti in quella consigliatura, come Marco Cirigliano e Giampaolo Sablich, mentre tra gli attuali consiglieri è stato avvistato solo il capogruppo del PD Maurizio Maggioni.
Chi non c’era
«Sono arrivati da fuori provincia il sindaco di Bollate e il vicesindaco di Baranzate (che ai tempi di Stelluti sindaco non era ancora comune autonomo ma solo frazione di Bollate, ndr), entrambi con la fascia tricolore, in onore e memoria di una persona che non è loro concittadino – sottolinea l’ex presidente del consiglio comunale Diego Cornacchia – invece dalla sua Busto solo disattenzione, una caduta di stile che in molti tra i presenti mi hanno fatto notare. Eppure Carlo Stelluti è stato un parlamentare della Repubblica, che ha onorato la nostra città».
Il ricordo del sindaco di Bollate
«Carlo Stelluti è stata una figura importante per Bollate, prima come deputato de L’Ulivo dal 1996 al 2001 e poi in qualità di Sindaco di Bollate, dal 2005 al 2010 – il ricordo di Francesco Vassallo, attuale primo cittadino di Bollate, già assessore con Stelluti – uomo di solidi valori morali, animato da una straordinaria preparazione politica e da una tenace e ferma determinazione nel portare a termine gli obiettivi che si era dato, ha condotto la Città di Bollate nel ruolo di primo cittadino in un momento economico e sociale molto complicato. Io sono stato uno dei suoi collaboratori in qualità di assessore e ne ho potuto apprezzare, insieme a tanti altri, le qualità umane e la capacità di mettersi a disposizione della comunità amministrata, senza risparmiarsi, pur vivendo e spostandosi ogni giorno tra Bollate e la sua casa a Busto Arsizio».