Covid, ricoveri in discesa. L’infettivologo Galli: «Non mi aspetto la seconda ondata»

MILANO – Nonostante l’aumento dei casi Covid delle ultime settimane, «la grande seconda ondata non ce l’aspettiamo»: lo ha dichiarato oggi, 24 settembre, l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, intervenendo ad un convegno sulla povertà sanitaria e farmaceutica minorile organizzato dalla Fondazione Francesca Rava. «Dubito in un rapido peggioramento che ci ponga in condizioni simili a Francia, Spagna, Gran Bretagna dubito, ma credo che sia un’eventualità da contenere. È necessario capire cosa succede nelle prossime 2 o 3 settimane». Intanto in Lombardia si registrano 229 nuovi casi, con il rapporto contagi-test che si stabilizza attorno all’1%.

Le parole di Galli

«La nostra è una situazione figlia del lockdown, in Italia più rigido che altrove, e che ha consentito una riduzione marcata delle infezioni diffuse nel paese, anche nelle aree meno colpite» così l’infettivologo del Sacco spiega perché in Italia non ci sia stata una risalita in linea con quella di altri Paesi. «Qualche malato in più in ospedale e nelle terapie intensive ce lo abbiamo – aggiunge Galli – e stiamo approntando le risorse per poter far fronte ad un’eventuale emergenza, anche se in un contesto diverso da quello dei paesi attorno». E proprio rispetto ai paesi attorno, ha sottolineato come in Italia si facciano parecchi «meno tamponi, e questo è un punto importantissimo, una carenza che ancora non siamo riusciti a colmare in modo completo – conclude – cosa che ci porta anche ad un secondo problema, e cioè che qua e là in Italia c’è un certo ritardo nella risposta che dovrebbe essere immediata». Ottimismo, ma tanta prudenza. Anche perché nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.786 nuovi casi, in aumento rispetto ai 1.640 di ieri.

Il riepilogo dei numeri

Sono 229 i nuovi positivi per una percentuale pari all’1% a fronte di 21.369 tamponi effettuati. Ieri si erano registrati 196 casi su più di 22.80o tamponi, con il rapporto percentuale che era tornato sotto l’1%. Il dato più negativo del report di oggi, 24 settembre, è quello dei decessi, che sono stati 10 contro nessuno di ieri. D’altra parte diminuiscono i pazienti ricoverati negli ospedali: altri due in meno nelle terapie intensive (in tutto 31) e cinque in meno negli altri reparti Covid (il totale scende a 303), dopo giorni di numeri in crescita. Aumenta in modo significativo il numero dei pazienti guariti e dimessi: 275, con il totale che si avvicina a quota 80mila. E oggi la Lombardia non è la regione con il maggior numero di nuovi casi: se ne sono registrati di più in Veneto (248) e nel Lazio (230).

I dati nelle province

La provincia di Milano continua a confermarsi quella che registra più casi positivi, ma meno di un quarto del totale: sono 53, di cui solo 8 nel capoluogo. Più di 20 casi sia a Brescia, sia a Monza Brianza. Solo un nuovo contagiato in provincia di Varese, mentre ieri erano stati 13.

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