MILANO – I numeri del contagio in Lombardia si mantengono su una linea di discesa costante, anche nel report di oggi, 13 giugno. Con 210 casi positivi rispetto ai 252 di ieri, anche se la riduzione del numero complessivo dei tamponi effettuati fa sì che il tasso percentuale dei nuovi contagiati in rapporto ai test sia tornato a salire sopra il 2% (al 2,2, contro l’1,8% di ieri). E in Regione Lombardia tiene banco il “caso” sanità, dopo gli scossoni dei giorni scorsi.
Il riepilogo dei numeri
Sono 210 i nuovi casi positivi al Coronavirus in Lombardia, il 2,2% in rapporto ai tamponi. Su 9.474 tamponi effettuati oggi, 13 giugno. Ieri i nuovi contagiati erano stati 252 su 14.837 test processati. Tornano a calare i decessi, oggi 23 contro i 31 di ieri, mentre diminuisce il numero dei guariti e dimessi, oggi 426 contro i 557 di ieri. Gli attualmente positivi scendono di 239 unità, sotto quota 17.000. Riprende anche il calo dei ricoveri in terapia intensiva: meno uno per un totale di 96. Ancora in tripla cifra la diminuzione dei ricoverati non in terapia intensiva: meno 105, con il totale che si dirige verso quota 2.000.
I dati nelle province
Continua a essere la Città metropolitana di Milano la zona più colpita dal Coronavirus in Lombardia con 97 dei 210 nuovi casi registrati in tutta la regione. Di cui 38 a Milano città, che fa registrare più contagi delle altre province, a partire da Bergamo (+22) e Brescia (+21). In provincia di Varese la situazione rimane sotto controllo: solo 5 i nuovi casi nelle ultime 24 ore.
Il nodo sanità in Regione
Dopo la svolta dei giorni scorsi, con il cambio della guardia al vertice della Direzione generale Welfare di Palazzo Lombardia, continua a tenere banco in Regione il dibattito sul futuro della sanità. Lunedì mattina, 15 giugno, è in programma una riunione dei capigruppo e dei capi delegazione dei partiti di maggioranza in Lombardia con il presidente della Regione Attilio Fontana per parlare di sanità, in particolare per esaminare la bozza del piano ospedaliero. Da tempo, stando ai rumors riportati dalle agenzie, la maggioranza si ritrova per esaminare le delibere che riguardano il settore, a firma dell’assessore Giulio Gallera, prima che siano portate in giunta. Una prassi interpretata come un commissariamento di fatto dell’esponente forzista, sempre “indiziato” per un possibile rimpasto di giunta, che potrebbe essere anche più ampio rispetto alla sola casella del welfare.