Crisi bancaria, crack MPS: i varesini “gabbati” in Appello. Contro l’Ad di Leonardo

Nella foto l'avvocato che patrocina l'ex sindaco Filippo Gesualdi

VARESE – Il sostituto procuratore generale di Milano Massimo Gaballo ha chiesto la conferma in appello della sentenza di primo grado con cui il tribunale ha condannato a 6 anni di reclusione Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente presidente e amministratore delegato di banca MPS tra il 2012 e il 2015. Per Paolo Salvadori, a cui in primo grado erano stati inflitti 3 anni e mezzo, il pg ha chiesto la nullità della sentenza per incompetenza territoriale e il trasferimento a Siena degli atti. Alessandro Profumo è attualmente amministratore delegato di Leonardo, controllata al 30% dal ministero del Tesoro. 

I varesini coinvolti

Sono una quindicina i varesini che, assistiti dall’avvocato Gianluca Franchi, si sono costituiti in giudizio. E che hanno chiesto in Appello la conferma della sentenza di primo grado. I varesini ingrossano le fila delle oltre 2mila parti civili.

Confermare la condanna

Profumo è attualmente amministratore delegato di Leonardo, controllata al 30% dal ministero del Tesoro.Il pg Gaballo, oltre a chiedere la conferma anche dei 2,5 milioni di euro di multa sia per Viola sia per Profumo e della sanzione pecuniaria di 800 mila euro per Mps, ha proposto alla seconda Corte d’Appello, presieduta da Maria Rosaria Correra, di accogliere ai fini civilistici i ricorsi di migliaia di persone: tra questi anche una quindicina di varesini.