Serati (+Gallarate): «Il sindaco Cassani riconosca i figli delle famiglie arcobaleno»

Sonia Serati
Sonia Serati

GALLARATE – La lista civica +Gallarate chiede ufficialmente al sindaco Andrea Cassani di riconoscere i figli delle famiglie arcobaleno. Lo fa con una mozione che verrà discussa il prossimo 17 aprile, quando il consiglio comunale tornerà a riunirsi per approvare la prima variazione di bilancio dell’anno e la modifica al Pgt che consentirà la rigenerazione urbana di Cajello-Cascinetta. 

La mozione 

La lista civica di opposizione sollecita il primo cittadino a «procedere con le registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali indicando quali genitori entrambe le persone che si sono consapevolmente assunte la responsabilità della procreazione» e chiede di farsi portavoce per sensibilizzare il Parlamento affinché venga modificata la normativa «per porre fine alle discriminazioni in essere che determinano una grave violazione dei diritti preminenti del minore, nonché per riconoscere l’eguaglianza e la pari dignità di tutte le famiglie».
Si tratta di una tematica tornata d’attualità nelle scorse settimane dopo lo stop imposto al Comune di Milano delle trascrizioni dei certificati di nascita dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme. 
Una circolare della Prefettura di Milano, su sollecitazione di una direttiva del Viminale, e che fa riferimento alla sentenza della Cassazione del dicembre 2022, ha portato infatti alla richiesta di interrompere il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali. A Milano, dal 2018 queste stesse famiglie avevano la possibilità di trascrivere il certificato di nascita estero in Comune, sulla base di una ordinanza sindacale del primo cittadino Beppe Sala.

La discussione in aula 

«L’evoluzione dell’ordinamento, muovendo dalla nozione tradizionale di famiglia, ha progressivamente riconosciuto rilievo giuridico alla genitorialità sociale, ove non coincidente con quella biologica», spiega Serati nella mozione. «Ma nell’ordinamento giuridico italiano, sebbene l’impianto legislativo della legge del 2004, recante norme in materia di procreazione medicalmente assistita, precluda il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita a coppie dello stesso sesso, continua a mancare un esplicito divieto di accogliere atti di registrazione di figli nati a seguito di tecniche praticate all’estero».
Salvo sorprese, appare scontata la bocciatura da parte dalla maggioranza (Lega, FI, FdI, Lista Cassani e Centro popolare Gallarate) a partire dallo stesso sindaco che, come è risaputo, per scelta già non celebra le unioni civili tra persone dello stesso sesso ritenendo che «la famiglia sia quella tra uomo e donna». Più interessante sarà vedere da che parte si schierano i diversi gruppi di opposizione. Il Pd, attraverso il segretario nazionale Elly Schlein, sostiene il riconoscimento per legge del diritto delle coppie omogenitoriali. Ma non tutto il centrosinistra gallaratese potrebbe essere allineato su tale posizione. 

Gallarate figli famiglie arcobaleno – MALPENSA24