Gallarate, le bollette non calano e il recupero dell’evasione è sempre più difficile

Gallarate variazione bilancio 2023

GALLARATE – L’allentamento del caro bollette ancora non si fa sentire. E il recupero dell’evasione sull’Imu e sulla Tassa rifiuti appare molto più complicato del previsto. E così, nella prima variazione al bilancio 2023 del Comune di Gallarate, l’assessore Corrado Canziani (Lega) si è trovato a dover far riquadrare i conti per quasi due milioni di euro. Come? Per compensare le minori entrate si è intervenuto con una lunga serie di correzioni che si fanno sentire in particolare nei Lavori pubblici e nei Servizi sociali. A malincuore, insomma, si è scelto il male minore, perché sono due settori in cui i bandi vinti con il Pnrr e le risorse destinate ai Piani di zona vanno ampiamente a compensare gli adeguamenti al ribasso. 

L’assestamento di bilancio 

La prima verifica degli equilibri di bilancio dell’anno (la seconda e ultima è prevista a novembre con gli assestamenti) è stata approvata ieri, venerdì 31 dicembre, in giunta da tutti gli assessori. Già avallata dall’intero centrodestra nei giorni precedenti in una riunione di maggioranza, ora dovrà passare al vaglio del consiglio comunale nella seduta di metà aprile. 
A creare i maggiori grattacapi sono i costi delle utenze, schizzati all’insù di 2 milioni di euro per il 2022 rispetto al 2020 e pressoché confermati per il 2023. «Ad oggi però non abbiamo notizie di trasferimenti compensativi dallo Stato che lo scorso anno pesarono per un milione e quattrocentomila euro», sottolinea l’assessore al Bilancio. «Pertanto in relazione alla riduzione delle previsioni di entrata concernenti il recupero dell’evasione, in parte anche per le sanatorie fiscali di recente introduzione che spalmano i debiti su più anni, si è dovuto cercare risorse su altri capitoli e verificare se i risparmi previsti in base agli impegni presunti consentissero il pareggio di bilancio».
Per i Servizi sociali si è optato per adeguare le spese con gli impegni stimati a oggi, mentre nel Settore dei lavori pubblici si sono tolte risorse in particolare nei capitoli legati alla manutenzione straordinaria di edifici pubblici e delle strade.

Indebitamento slittato 

«Come di consueto – conclude Canziani – l’applicazione dell’avanzo del consuntivo 2022 già transitato in giunta con la consueta tempestività necessita di un adeguamento degli stanziamenti previsti a dicembre per il previsionale 2023. L’occasione ha portato necessariamente anche agli opportuni aggiornamenti derivanti dagli accadimenti del primo trimestre 2023». La prima variazione è il risultato finale. Si tratta di un lunghissimo elenco di numeri di cui il componente della giunta Cassani fa notare in particolare quello legato all’indebitamento: «L’anno scorso siamo stati bravi a far quadrare i conti senza indebitarci. La cifra di 3 milioni applicata agli investimenti non è altro dunque che quella del 2022 fatta slittare di un anno».

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