GALLARATE – Luce e gas sono diventati un problema, si sa. Il caro delle bollette non lascia in pace nemmeno Gallarate, che nella prima variazione del bilancio triennale 2022-24 si trova a fare i conti con gli aumenti delle spese energetiche. Letteralmente. Lo dicono i numeri: i 500mila euro in più previsti per l’anno in corso per le utenze del gas o i 220mila per quelle dell’energia elettrica. O anche i +100mila euro per l’illuminazione pubblica.
Caro bollette
Dati che sono emersi in Commissione Bilancio, oggi 30 marzo. A fare un quadro dell’assestamento, l’assessore alla partita Corrado Canziani. Di certo, la manovra più impegnativa riguarda proprio la gestione degli aumenti delle utenze. Per il 2022, per il gas si passa da 2 milioni di euro a 2,5 milioni. Per quelle dell’energia elettrica, invece, da 880mila euro a 1 milione e 100mila. Fino all’illuminazione pubblica, da 800mila a 900mila euro.
Le indennità dell’amministrazione
Un’altra variazione riguarda l’aumento delle indennità di carica per le amministrazioni comunali, previsto per legge. Pari al 43% di quanto percepiscono attualmente, che significa un incremento annuo (lordo) di 20mila euro per il sindaco, 15mila per il vicesindaco e 12mila per ciascun assessore. Una cifra totale di 120mila euro all’anno, di cui 38mila derivano dalle casse comunali. Mentre gli altri 82mila euro, da ristorni statali, che nel corso dei prossimi due anni, copriranno l’intera cifra destinati agli amministratori.
Strade, colonnine, digitalizzazione
Allo stesso tempo, crescono anche le manutenzioni di strade e marciapiedi: si passa da 1 milione e 100mila euro a 1milione e 450mila. Inoltre, hanno trovato spazio anche i fondi per le colonnine elettriche da installare nei punti strategici della città, per circa 195mila euro. Mentre si riducono i costi per le utenze dati, da 630mila euro 540mila. Questo «grazie allo sforzo dell’amministrazione, in un’ottica di digitalizzazione della stipula di nuovi contratti meno cari», ha spiegato l’assessore.
Consuntivo 2021
Fra gli argomenti trattati, il consuntivo del 2021. «Abbiamo approvato velocemente il bilancio preventivo, a dicembre. E con altrettanta competenza degli uffici, abbiamo fatto lo stesso per il consuntivo, un mese prima della scadenza». Sì, perché concede l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, che è di circa 4 milioni e 294mila euro. Proprio il consuntivo si chiude a 5.965.734 euro, che comprende 4.365.690 di parte accantonata. «La buona gestione ha permesso di fare fronte al calo degli incassi che derivano dalle entrate tributarie e dai trasferimenti erariali e regionali», ha aggiunto Canziani. «Che sono passati dai 43.226.531 euro del 2020 ai 40.207.859 del 2021». In questo scenario «è importante l’aumento delle spese di investimento, da 3.877.527 euro del 2020 a 6.610.867 del 2021. A testimonianza dell’attenzione dell’amministrazione». Un altro dato «positivo» riguarda l’indebitamento pro capite, «in diminuzione rispetto al 2020 e passa da 294 a 277 euro». E ha concluso: «L’incidenza degli interessi passivi dell’indebitamento rimane molto lontano dalla soglia massima: è dello 0,74% rispetto al limite di legge del 10%».