«Con la nuova strada l’ultima frontiera dell’assalto edilizio sarà Crenna»

gallarate stazione volontari

Il consumo di suolo a Crenna non va quantificato con la logica del copia-incolla, usata dal Comune nel Rapporto Preliminare per proporre/imporre la nuova via Indipendenza. Nei giorni scorsi Legambiente ha inviato al Comune il proprio parere, ricordando che lì esiste un bene prezioso, la Boschina,  ultima area verde di Gallarate. Legambiente espone preoccupazione per quanto si vocifera in città: la prossima speculazione edilizia sarà a Crenna.

Con un corposo scritto i Responsabili di Settore hanno presentato un Rapporto Preliminare che assolve dalla verifica di assoggettabilità alla VAS della Variante al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del vigente PGT il nuovo collegamento stradale tra le vie Indipendenza e Bertacchi, con esproprio. Hanno però trascurato di descrivere gli aspetti sociali ed ambientali più significativi per chi ha a cuore Crenna ed il futuro della città. Legambiente esprime invece un parere che considera la conservazione del nucleo abitativo storico, il suo sviluppo e il suo controverso protrarsi nel tempo, anche alla luce della nuova via Indipendenza. 

Crenna è un abitato di antica formazione, dalla struttura riconoscibile e dalla presenza di case storiche, in un contesto collinare, pregio e vanto della città di Gallarate, ma che purtroppo viene soffocato da un’edilizia aggressiva che si estende nelle zone verdi e collinari. Le costruzioni storiche e i cortili del passato non sono valorizzati, anzi vengono nascosti e spesso recepiti come un impiccio su cui prevaricare.

Venendo al caso specifico della nuova strada, il modello seguito dal Comune si riconferma. Superato il primo tratto di via Indipendenza, di autentico sapore testimoniale, ci troviamo in un agglomerato moderno e disordinato. Sarà davvero necessaria una nuova via? In città, da tempo, si dice che l’ultima frontiera dell’assalto edilizio sarà proprio Crenna, dove le zone libere sono ancora presenti, facile preda di costruttori e speculatori. 

A nord si estende infatti un’ampia area verde dove si preservano la naturalità e biodiversità, luogo di pubblica fruizione. Poiché a Gallarate manca ormai lo spazio per nuovi insediamenti è su queste aree che si sono posati gli interessi e gli appetiti edificatori.

E’ dunque chiaro che mentre l’Ente comunale afferma che la strada di prossima realizzazione soddisfa l’esigenza di dare ai nuovi residenti un adeguato accesso stradale, in realtà molti sperano e confidano nella possibilità di crescita edilizia di Crenna, ben promossa anche dalla nuova strada.

Genera un certo imbarazzo il fatto che per realizzarla vengano eliminati o rovinati alberi maestosi e sani. Si è purtroppo constatato che l’Amministrazione comunale spesso e volentieri abbatte alberi, oppure autorizza azioni dannose al comparto radicale (concessione di cementificazioni a lato della pianta, passaggio di corrente elettrica tra le radici) che creano mutilazioni pesanti alla vitalità arborea e, successivamente, a malattie ed abbattimento.

Altro imbarazzo è costituito dallo strumento utilizzato, l’esproprio. Da tempo Legambiente chiede inutilmente espropri lungo l’Arno, per il passaggio ciclo-pedonale e la fruizione pubblica degli spazi cittadini, nei dieci metri di rispetto sanciti dalla Legge.  Si osserva l’incongruenza del Comune, che da una parte non vuole esercitare l’esproprio in città, sebbene sussista pienamente la ragione legale e sia a beneficio di molti cittadini, mentre lo esercita fuori città, trattandosi semplicemente di alberi e a beneficio di pochi.

Legambiente non crede alla giustificazione che Regione Lombardia finanzia questo e non finanzia quello, poiché  si sa  che la Regione sovvenziona ciò che il Comune desidera, se suo sostenitore di partito.

L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo collegamento viario, della lunghezza di circa 50 metri lineari, che interessa complessivamente una superficie di poco inferiore a mq. 300. Unico vincolo è quello paesaggistico. Va detto per inciso che l’apprezzamento dell’operato della Commissione Paesaggio è molto discusso dalla gente.

Vista l’esiguità dell’opera e del relativo abbattimento del verde è facile, persino banale, arrivare alla conclusione finale del Comune:  L’analisi effettuata ha permesso di stabilire che, essendo il complesso delle relazioni tra cause, effetti e componenti ambientali generate dalla variante in oggetto, prive di elementi incogniti o, laddove esistenti e significative, nell’insieme di carattere positivo, la variante stessa non necessita di essere assoggettata alla procedura di VAS.

Il patrimonio conoscitivo descritto nelle pagine del Rapporto Preliminare misconosce la specificità dell’abitato storico e dell’area verde adiacente.

Per Crenna occorre cambiare la strategia valutativa. va detto con chiarezza che in passato il comune ha sbagliato a rilasciare le concessioni edilizie.

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Legambiente Gallarate

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