Cuasso al Monte verso il voto: una gara al femminile tra turismo, ambiente e sanità

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CUASSO AL MONTE – Una sfida tra nuovo e continuità: a Cuasso al Monte le prossime elezioni del 3-4 ottobre vedranno in gara due liste, che esprimono entrambe un candidato sindaco donna. Da un lato c’è Vanessa Valtorta, che rappresenta la continuazione del progetto dell’attuale giunta comunale; dall’altro invece Loredana Bonora, che vuole portare un nuovo modo di fare amministrazione nel piccolo comune. I temi caldi spaziano dall’ambiente alla sanità.

Voglia di partecipazione

Il primo aspetto positivo da sottolineare in merito all’ormai prossima tornata elettorale è la ritrovata voglia di partecipazione alla vita amministrativa in paese. Rispetto al 2016, in cui si era presentata una sola lista, la presenza di due forze in campo fotografa il rinnovato desiderio di servire la propria comunità da parte dei cuassesi, in un comune che conta circa 3500 abitanti. Il sindaco uscente eletto 5 anni fa, Francesco Ziliani, non si è ricandidato. Si ripresenta invece il vicesindaco Vito Strippoli, che si candida nella lista “Viva Cuasso”, progetto in continuità con l’amministrazione uscente.

Ritorno a casa

Metà dei 12 candidati della lista sono infatti assessori o consiglieri uscenti, che insieme ad altrettanti volti nuovi sostengono la candidatura a sindaco di Vanessa Valtorta. 45 anni, responsabile amministrativa di un’azienda che si occupa di social marketing, è di recente tornata a vivere a Cuasso al Monte dopo un lungo periodo trascorso in Trentino. «Le mie radici sono cuassesi – spiega – i miei nonni erano di Cuasso e ho sempre trascorso qui tanto tempo: è sempre stata la mia seconda residenza quando ho vissuto prima a Legnano e poi in Trentino per 20 anni. Sono tornata stabilmente con la pandemia, ne sono felice perché è il luogo dove voglio far crescere i miei figli». Ragioniera di formazione, Vanessa Valtorta si è sempre occupata di ambiti contabili e ha svolto anche la professione di albergatrice, seguendo il progetto di riqualificazione del Monte Bondone, la montagna di Trento. Per lei non si tratta della prima campagna elettorale: in passato si è già candidata sia ad elezioni comunali che provinciali.

Sanità e tecnologia

Uno degli aspetti principali del programma di Viva Cuasso è la sanità, a partire dalla questione dell’eventuale riapertura dell’Ospedale di Cuasso al Monte fino al tema dei medici di base. «Proponiamo una nuova figura gestita dal Comune – dice Valtorta – una sorta di segretaria che possa fare da filtro e aiutare i cittadini anziani nell’accesso ai servizi sanitari». Quindi si punta sull’innovazione, con progetti tecnologici e app per comunicare con i cittadini. Altri temi importanti sono la continuazione del progetto del Parco Cinque Vette, la realizzazione della nuova scuola materna e l’attenzione alle associazioni.

Un nuovo progetto

A sfidare la continuità amministrativa rappresentata da Viva Cuasso c’è il progetto di “Cuassoincomune”. Loredana Bonora è il nome della candidata sindaco della lista, che vuole proporre un nuovo modo di fare amministrazione. 55 anni, nata a Varese, ha sempre lavorato nell’ambito della comunicazione in tutte le sue sfaccettature, collaborando soprattutto con start up. La scelta di correre per Cuasso al Monte è il proseguimento naturale di un percorso iniziato da tempo. «Per me Cuasso è stato un amore partito 15 anni fa, quando ho deciso di prendere casa qui spostandomi da Milano. Ho fondato l’Associazione On, con cui abbiamo lavorato tantissimo sul territorio». Un’esperienza che ha condiviso con il marito, il noto inviato di Striscia la Notizia Max Laudadio, che ha accolto con entusiasmo la sua scelta di candidarsi. «Da tanti anni condividiamo valori e tematiche – dice la candidata – è contento e mi sta aiutando in questa avventura».

Obiettivo parco regionale

L’associazione On era nata per promuovere la nascita del Parco Cinque Vette, diventata poi realtà con l’istituzione di un Plis. Il passaggio successivo a cui punta “Cuassoincomune” attraverso la candidata Bonora è quello di farlo diventare un parco regionale. «In questo modo – spiega – ci sarebbero dei fondi continuativi per la gestione del territorio: Cuasso ha il 90% di superficie di boschi e il 10% costituito da 7 frazioni. Questo permetterebbe all’amministrazione di poter concentrare le sue risorse sui centri abitati che ora sono privi di servizi». Strettamente legato al tema del parco c’è quello del turismo: l’idea è far diventare Cuasso al Monte un centro strategico per il turismo sportivo, con attività come arrampicata, mountain bike ed escursioni.

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