ARSAGO SEPRIO – Il festival di Sanremo è per loro una tradizione che dura da dieci anni. Prima con Ivana Romano, dal 2018 insieme alla figlia Alice Taglioretti. Quest’anno, per la prima volta, c’è soltanto la seconda generazione della “Scarabeo acconciature” di Arsago Seprio nello staff di truccatori e hair stylist rintanati dietro le quinte dell’Ariston fino alla finale di sabato per preparare gli artisti prima dell’esibizione sul palco. Lo fanno per orgoglio professionale, naturalmente, ma soprattutto per passione del proprio lavoro e per la voglia di sentirsi protagonisti dell’evento numero uno in Italia. I big della canzone italiana sono nelle loro mani.
Arsago al dopofestival
Ad Alice Taglioretti, quest’anno, è stato assegnato in particolare il conduttore del dopofestival, Rocco Papaleo. Ma il suo impegno non finisce di certo qui. L’attività è frenetica e non si contano le ore di lavoro. Dalla mattina segue gli artisti in hotel, nei set allestiti per strada, negli studi radio, insomma ovunque, per renderli sempre impeccabili a ogni intervista, conferenza stampa od ospitata in tv. La parrucchiera di Arsago è spesso a Casa Sanremo, è fissa a “La vita in diretta”, ma soprattutto interviene ogni volta che è necessario. Ha curato Anna Tatangelo appena scesa dal palco, ha preparato Paola Turci, Luxuria e Valeria Marini, nonché Federica Carta, cantautrice romana in gara insieme a Shade.
Amicizia in camerino
«Con Federica e Shade, per esempio, c’è un rapporto particolare che si è creato nel tempo. Per questo li seguo anche in esterna», racconta Alice in uno dei brevi momenti di pausa. Con alcuni artisti, infatti, la fiducia che ripongono in lei spesso si tramuta anche in un rapporto di amicizia. Prima di salire sul palco, la parola giusta per stemperare la tensione in camerino può fare la differenza. Felice di esserci per il secondo anno consecutivo, l’arsaghese racconta che il clima a Sanremo quest’anno è diverso, a partire dalle misure di sicurezza che sono state notevolmente incrementate rispetto alla precedenti edizioni. E’ il segno dei tempi. Sanremo è Sanremo, ma anche il festival cambia e si deve adeguare.
