Da Gorla in Vaticano, Collegio Rotondi da Papa Francesco: «425 anni portati bene»

GORLA MINORE – «State celebrando il 425° anniversario di fondazione della vostra scuola, nata nel lontano 1599: più di quattro secoli di storia, e mi sembra che li portate bene!». Il Santo Padre, Papa Francesco, ha ricevuto in udienza questa mattina i docenti e gli alunni del Collegio Rotondi di Gorla Minore. Sono scesi in “missione” in Vaticano in 2500, tra cui 650 ragazzi accompagnati dai genitori ma anche insegnanti, staff ed ex alunni di tutte le età.

La “famiglia” del Rotondi

Una «grande famiglia», come l’ha definita il Rettore del Collegio don Andrea Cattaneo, che nell’ambito dell’offerta formativa dell’istituto porta tutti gli anni a Roma i ragazzi di seconda media dal Papa. «Ma questa è la prima volta che veniamo ricevuti in udienza privata», come rivelato al portale della Chiesa di Milano. La visita, «emozionante», si è svolta questa mattina, 3 febbraio, alle 9.30 in sala Nervi. Subito dopo, nella Basilica di San Pietro, i circa 2500 pellegrini da Gorla Minore hanno preso parte alla Messa di ringraziamento, presieduta da monsignor Luca Raimondi, vicario episcopale della zona di Busto Arsizio, accompagnatore d’eccezione del Collegio in questo evento.

Le parole del Pontefice

«Con la vostra presenza, testimoniate come il Collegio Rotondi, fedele alla sua tradizione educativa, è cresciuto nel tempo, cambiando e adattandosi tante volte di fronte alle necessità di diversi momenti storici: dalle origini, con la donazione del Canonico Giovanni Terzaghi, alle trasformazioni avvenute sotto i governi austriaco e sabaudo, quest’ultima ad opera del Rettore Rotondi – da cui prendete il nome attuale –, al travaglio delle due guerre mondiali, alle sfide del dopo-guerra, fino ad essere oggi la più antica scuola cattolica “paritaria” d’Italia. E tutto questo contiene un messaggio importante, su cui vi invito a riflettere: è necessario saper cambiare per rimanere fedeli alla propria identità e missione» le parole di Papa Bergoglio nel corso dell’udienza.

Il messaggio ai ragazzi

Ai ragazzi ha rivolto parole di conforto: «Vi incoraggio a impegnarvi intensamente nelle vostre attività scolastiche, ma sempre con una mente aperta alla novità. In particolare voi, ragazzi, ricercate in tutto la verità, senza lasciarvi condizionare dalle mode del momento o dal pensare comune, dai like o dal consenso dei followers: non sono queste le cose più importanti, anzi dipendere troppo da esse ci può togliere la libertà. Al tempo stesso però, non temete, quando necessario, di cambiare e di accettare opinioni e modi di pensare diversi dal vostro in tutto quello che non è essenziale: siate veri amanti della verità, e per questo sempre disponibili all’ascolto e al confronto – il messaggio di Papa Francesco – l’ignoranza genera paura e la paura genera intolleranza. Voi non fate così. Studiate facendo “squadra”, insieme, e sempre in allegria! La conoscenza, infatti, cresce nella condivisione con gli altri. Si studia per crescere, e crescere vuol dire maturare insieme, dialogare: dialogare con Dio, con gli insegnanti e gli altri educatori, con i genitori; dialogare tra di voi e anche con chi la pensa in modo diverso, per imparare sempre cose nuove e permettere a tutti di dare il meglio di sé».

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