MAGNAGO – C’è anche la pista di atletica (e non gli spogliatoi, come indicato per sbaglio dall’agenzia di stampa della Regione) dell’impianto sportivo di Magnago fra i 59 progetti di ristrutturazione e riqualificazione di strutture sportive pubbliche lombarde che beneficeranno dell’ampliamento di fondi del Bando Impianti Sportivi 2020, deciso dalla Giunta regionale. Per la pista di atletica dell’impianto sportivo comunale, l’Amministrazione di Magnago beneficerà di ben 150.000 euro a fondo perduto dei 405.000 previsti dalla nuova erogazione per i comuni della Città Metropolitana di Milano. Oltre a Magnago, hanno ricevuto contributi i Comuni di Cerro al Lambro e di Motta Visconti.
Rossi: «Rinnovate in tutto 139 strutture»
«L’incremento di oltre 5,3 milioni di euro della dote del bando – spiega Antonio Rossi, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia con delega allo Sport – ha permesso di accettare la domanda di finanziamento a fondo perduto per 52 nuovi progetti di riqualificazione; inoltre ha permesso di finanziare integralmente 7 progetti che avevano già avuto accesso al contributo parziale. Nel complesso, la somma stanziata a fondo perduto sale a più di 14,8 milioni. Una cifra importante, che permetterà di aggiornare e rendere più fruibili 139 strutture sportive lombarde. Realtà che in molti casi avevano bisogno da tempo di essere rimodernate».
Aggiunge Rossi: «Per la materiale disponibilità delle somme i tempi saranno rapidi. Le cifre saranno erogate in tre tranche: la prima subito, all’accettazione del richiedente. Alcuni beneficiari, quindi, potranno ritrovarsi sul conto corrente il denaro già a maggio. Una seconda parte arriverà a inizio lavori. Il saldo è previsto alla rendicontazione finale. Si tratta di un aiuto concreto per Comuni ed Enti pubblici proprietari di impianti sportivi che porterà benefici all’intero movimento sportivo, messo in crisi dalle restrizioni legate al contenimento della pandemia da Covid. I nuovi fondi regionali permetteranno di aumentare la qualità dell’offerta e le possibilità di scelta sia per gli atleti professionisti sia per quelli amatoriali e, soprattutto, per i giovani».
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