BUSTO ARSIZIO – «È Dante il fondatore del pensiero di destra in Italia». Ha sollevato un polverone l’affermazione fatta dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano alla convention di Fratelli d’Italia a Milano. Una provocazione ispirata da un uomo di cultura bustocco, il giornalista Angelo Crespi, citato dallo stesso Sangiuliano nel suo controverso intervento, e da un libro pubblicato da una casa editrice di Busto Arsizio, la De Piante Editore fondata dall’imprenditrice«» Cristina De Piante proprio insieme ad Angelo Crespi e all’altro giornalista bustocco Luigi Mascheroni.
La provocazione del ministro
“I grandi scrittori? Tutti di destra” questo il titolo del libro, che fa riferimento ad un articolo del poeta (di sinistra) Giovanni Raboni pubblicato nel 2002 sul “Corriere della Sera”. Libro che Sangiuliano, intervistato dal direttore di “Libero” Pietro Senaldi, racconta di aver recentemente ricevuto «in regalo» dall’«amico» Angelo Crespi, che ieri, 14 gennaio, era presente in sala: è proprio da lì che il ministro in quota meloniana ha pronunciato la controversa frase su Dante “fondatore del pensiero di destra in Italia”. Nell’articolo che dà il titolo al volumetto edito da De Piante, l’intellettuale milanese Giovanni Raboni faceva riferimento ad una molteplicità di scrittori, da Gabriele D’Annunzio a Benedetto Croce passando per Gadda, Montale, Eliot ed Ezra Pound, ma non si era spinto fino a Dante Alighieri, come invece ha fatto il ministro Sangiuliano.
Chi è l’ispiratore
Originario di Busto Arsizio, intellettuale di area centrodestra, Angelo Crespi è attualmente consigliere d’amministrazione del Museo Maga di Gallarate, di cui fu il primo presidente ai tempi dell’inaugurazione (nell’epoca del sindaco Nicola Mucci). È stato consigliere del ministro della cultura Sandro Bondi dal 2008 al 2011 e successivamente ha presieduto il Centro internazionale d’arte e cultura di Palazzo Te a Mantova, oltre ad essere stato per diversi anni direttore del settimanale culturale “Il Domenicale”, fondato da Marcello Dell’Utri.