Decoro a Busto: Cornacchia chiede di inasprire le sanzioni, Albani difende i cani

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BUSTO ARSIZIO – Continua a far discutere il nuovo regolamento del decoro urbano, atteso all’approvazione in Consiglio comunale nella seduta convocata per lunedì 30 novembre. Dopo il dibattito in commissione, arriva un nuovo emendamento, annunciato dal consigliere indipendente del gruppo misto Diego Cornacchia, mentre il consigliere della Lega Alessandro Albani boccia la proposta di Alberto Armiraglio (Idee in Comune) di introdurre il divieto di passeggio dei cani sotto i portici.

Cornacchia: «Sanzioni più pesanti»

diego cornacchia busto consiglioNell’emendamento che Diego Cornacchia ha chiesto al presidente del consiglio comunale Valerio Mariani di portare in discussione nonostante la sua annunciata assenza, il consigliere del gruppo misto propone alcune modifiche che vanno nella direzione di introdurre obblighi più stringenti. Sulla verniciatura delle facciate degli edifici nei centri storici, Cornacchia suggerisce di prevedere «un preventivo parere della commissione del paesaggio sull’uso del colore da realizzare», nel caso in cui si proceda alla «nuova e totale tinteggiatura». Ai proprietari dei negozi, invece, secondo il nuovo articolo proposto da Cornacchia, verrebbe imposto di «apporre all’esterno dell’ingresso dei raccoglitori delle carte/contenitori» e di «provvedere nell’arco della giornata alla pulizia dello spazio antistante l’ingresso al proprio esercizio», senza aggiungere nel regolamento che riterrebbe opportuno che provvedano anche a «rimuovere gli escrementi dei cani sui marciapiedi o sotto i portici». Infine, il consigliere indipendente chiede mano più pesante sulle sanzione: «Portarle tutte da un minimo di 150 euro ad un massimo di 1500 euro, con sanzione ridotta a 500 euro», contro le attuali sanzioni generalmente tra 50 (o 150) e 500 euro, con il pagamento in misura ridotta che le porta a 166,60 o 100 euro. Somma che per Cornacchia è «assolutamente risibile se rapportata alla gravità della violazione o quella della semplice contravvenzione per divieto di sosta»

Albani: «Cani? Sporcano di più gli umani»

alessandro albani busto legaSulla questione del divieto di passaggio per i cani sotto i portici, chiesto dal consigliere di Idee in Comune Alberto Armiraglio, interviene il leghista Alessandro Albani, che pur condividendo «l’importanza di dover tutelare il decoro del nostro centro», esprime perplessità sulla proposta: «Certamente è fondamentale rispettare la nostra città, e anche io non tollero i proprietari incivili che non conducono il loro cane in modo responsabile e quindi anche che lasciano a terra le deiezioni, che vanno raccolte non solo per senso civico e buona educazione ma anche per la legge – afferma Albani – è mia abitudine, e sicuramente quella di tanti, portare il mio cane in un prato, un’area verde in modo che possa fare i propri bisogni (che poi raccolgo!), prima di raggiungere la zona pedonale di passeggio e i negozi. I comportamenti incivili di alcuni proprietari si ripercuotono negativamente nei confronti dei conduttori responsabili». Ecco perché punire tutti con un divieto non convince Albani: «La legge parla chiaro: sacchetti per raccogliere le deiezioni sempre con sé, guinzaglio e museruola al bisogno. In commercio esistono anche bottiglie di plastica riutilizzabili per pulire i bisogni non rimovibili con sacchetto. In alcune città è d’obbligo avere con sé, oltre ai sacchetti, una bottiglia d’acqua per pulire se il cane fa pipì e lo trovo più consono rispetto a vietare il passaggio in qualche zona». E siccome «al momento, ristoranti, bar, hotel e centri commerciali permettono ormai di portare i cani al loro interno», per l’esponente della Lega «la proposta di Armiraglio mi sembra invece faccia un passo indietro rispetto alle iniziative prese a favore di chi condivide la vita con il proprio cane  La cosa importante da fare quindi è responsabilizzare i proprietari e invitarli ad essere accorti su come sia opportuno comportarsi in passeggiata col proprio amico fedele», magari attraverso «una campagna per sensibilizzare alla buona educazione i padroni, inducendoli a pulire sempre i bisogni del proprio cane e possibilmente ad abituarli a liberarsi in aree verdi e lontano dai centri cittadini, le piazze, i negozi e le abitazioni private». Non solo: Albani chiede che «l’amministrazione pensi all’utilizzo di dissuasori e preveda periodici lavaggi delle strade del centro, di muri e colonne, magari dando così un’occasione lavorativa a giovani e categorie protette». Senza dimenticare che «molto spesso nei centri delle nostre città il degrado maggiore viene causato da gruppi di ragazzi, ma anche adulti, che bivaccano, abbandonano rifiuti, imbrattano muri e quant’altro. Pertanto, penso che l’attenzione alla città debba partire prima da noi cittadini».

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