Dehors light d’inverno e vetrine illuminate invece delle clèr: Busto punta sul decoro

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BUSTO ARSIZIO – Nei centri storici della città non si tirerà più giù “la clèr”. Tra le novità contenute nel regolamento del decoro urbano, c’è anche l’obbligo, per i negozi di nuova apertura oppure oggetto di manutenzione straordinaria, di installare le vetrine antisfondamento, invece delle tradizionali saracinesche avvolgibili (si salvano solo quelle forate). Le vetrine dovranno anche essere illuminate fino a mezzanotte. Spazio anche per i “light dehors”, strutture temporanee stagionali per la copertura dei tavolini dei bar e ristoranti all’esterno dei locali, che saranno così fruibili anche nei mesi freddi.

Il regolamento

maffioli magugliani liberty bustoSono alcune delle principali novità previste dal regolamento che disciplina “il decoro urbano per la valorizzazione del paesaggio urbano”, promosso dagli assessorati allo sviluppo del territorio e all’urbanistica e licenziato oggi, 16 novembre, dalla giunta. «Lo scopo di questo documento, che sarà ora sottoposto alla discussione dell’aula in Consiglio comunale (il 30 novembre, ndr), è di dotare la città di uno strumento normativo di cui c’era evidente bisogno, come dimostrano le numerose sollecitazioni ricevute da più parti in questi anni – dichiara la vicesindaco e assessore allo sviluppo del territorio Manuela Maffioli (Lega) – il lavoro svolto con il collega Mariani ci consente di colmare un vulnus e prepara la strada per un concorso di forze che abbiano come fine il miglioramento qualitativo, anche in senso estetico, della nostra città. Decoro non è solo bellezza, è anche ordine, pulizia, e, quindi, un potente vaccino contro il degrado».

Si applica a tutte le aree pubbliche

L’obiettivo è di promuovere la tutela e la valorizzazione del decoro urbano, definito come “ottimale qualificazione estetica e funzionale dell’ambiente cittadino”, sia prescrivendo divieti ed obblighi, sia incentivando forme di collaborazione e partecipazione responsabile da parte dei cittadini e delle attività per migliorare la sicurezza e la qualità della vita. Il regolamento prende in considerazione tutte le aree pubbliche, incluse quelle private gravate da servitù di pubblico passaggio o aperte al pubblico, le facciate degli edifici e le aree inedificate o in fase di cantiere. Le categorie a cui si rivolge, quindi, sono i privati, le imprese edili, gli esercizi commerciali.

Il ruolo dell’edilizia

busto giorgio mariani lega assessore urbanistica«La corretta manutenzione e gestione degli ambiti edilizi concorre in maniera sostanziale al decoro di tutta la città – afferma l’assessore, anch’egli in quota Lega, all’urbanistica ed edilizia Giorgio Mariani – nel regolamento sono previste quindi delle azioni circa la gestione degli ambiti non edificati e in disuso, dei cantieri e dei fronti dei ponteggi, delle costruzioni, per le quali si prevede manutenzione e revisione periodica, e i manufatti visibili sui fabbricati, come per esempio, le antenne tv e i condizionatori». Tra gli elementi normati ci sono le vetrine poste ai piani terra degli edifici (non solo quelle dei negozi).

Le vetrine

Nei tre centri storici della città (Busto, Borsano e Sacconago), si introduce per i negozi di nuova apertura il divieto di installare saracinesche chiuse, prediligendo l’uso di vetri antisfondamento; per i negozi già esistenti il regolamento prevede l’obbligo, in fase di manutenzione straordinaria, di sostituire le serrande avvolgibili con vetrine a vista dotate di vetri antisfondamento e l’obbligo di programmare l’illuminazione fino alle 24; se dotati di saracinesche a maglia aperta o microforata non sono previsti nuovi obblighi, se non l’illuminazione fino a mezzanotte. L’amministrazione si riserva di promuovere azioni di sostegno dei commercianti che debbano sostituire le saracinesche.

I tavolini invernali

«A fronte del grande successo ottenuto dalla collocazione dei tavolini all’esterno dei pubblici esercizi la scorsa estate e con la prospettiva di un’emergenza sanitaria che potrebbe non risolversi in tempi brevi, abbiamo voluto prevedere la regolamentazione anche delle strutture e degli arredi di cui i nostri pubblici esercizi possono dotarsi» continua la leghista Manuela Maffioli. Per i mesi freddi è previsto un nuovo tipo di copertura, il cosiddetto “light dehors”, struttura temporanea stagionale priva di infissione al suolo, che può essere installata su aree già oggetto di autorizzazione di occupazione di suolo pubblico per un massimo di 180 giorni. Coperture per un massimo 50 metri quadrati, e sottoposte al giudizio della commissione del paesaggio.

I punti di forza

«Uno dei punti di forza di questo regolamento – concludono Maffioli e Mariani – è di equiparare, eccetto che per la tipologia delle saracinesche, il centro con i quartieri della città il cui decoro per l’amministrazione comunale ha infatti la stessa importanza, che non devono essere discriminati, né considerati zone di serie B. Ci auguriamo che questo nuovo strumento possa dare risposte al bisogno di bellezza, invocato da più parti e concorrere a consolidare l’attrattività della nostra città». In caso di violazione delle norme, il regolamento prevede sanzioni fino a 500 euro per ogni infrazione, oltre a poter essere comminate più volte nel caso non si ottemperi alla prescrizione.

Il sindaco è soddisfatto

«Spesso ho evidenziato la necessità di uno strumento operativo che facesse in modo che i privati cittadini intervenissero a sanare situazioni indecorose e pericolose per la sicurezza urbana, troppe volte l’Amministrazione si è trovata infatti nell’impossibilità di intervenire per porre rimedio a situazioni di degrado – sottolinea il sindaco Emanuele Antonelli – con il nuovo regolamento la città potrà davvero migliorare sia dal punto di vista estetico, che da quello della sicurezza e della qualità della vita, senza tralasciare che una città bella e decorosa è anche più attrattiva».

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