Depurazione delle acque, Amsc vince una causa da 269mila euro contro Vergiate

Gallarate amsc causa vergiate

GALLARATE – Durava da anni il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale di Vergiate e Amsc, la società municipalizzata di Gallarate che – fino alla creazione di Alfa – gestiva il sistema idrico in moltissimi Comuni del circondario.  La multiutility, oggi guidata dall’au Maurizio Zenoni, ha ottenuto una vittoria schiacciante in tribunale a Busto Arsizio: il giudice Carlo Barile ha revocato il decreto ingiuntivo da 269mila euro e condannato Vergiate al pagamento delle spese legali, quantificate in 16mila euro.

Il servizio di depurazione

Al centro della questione la depurazione delle acque. Con atto di citazione Amsc era stata costretta a proporre opposizione contro il decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Busto Arsizio il 21 dicembre 2018. L’azienda gallaratese era stata chiamata a pagare in favore del Comune di Vergiate 269.357 euro, oltre interessi e spese della procedura monitoria, per il mancato pagamento del servizio di depurazione reso in favore della parte opponente per mezzo di una società terza.
Il credito al centro della controversia è stato ingiunto sulla base di fatture relative alla quota di servizio di depurazione per i vari anni indicati nelle diverse fatture che coprivano un periodo temporale compreso tra il 2009 e il 2014.

La sentenza

Il giudice Carlo Barile ha però ricostruito in otto pagine di sentenza la vicenda, dando ragione ad Amsc su tutta la linea. Determinante nella decisione del tribunale  è risultato un contratto di transazione stipulato nel 2016 con cui le parti addivenirono a una compensazione delle reciproche pretese creditorie intercorrenti nel periodo 2006-2016, con i quali Amsc riceveva la gestione esclusiva del Civico Acquedotto nel Comune di Vergiate ed il servizio idrico integrato.

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