Discariche abusive nei boschi di Samarate. Niente quarantena per l’inciviltà

SAMARATE – Gli zozzoni non hanno fatto la quarantena: monnezza scaricata nei boschi come se non ci fosse un domani. Lo ha scoperto Domenico Aiello, candidato sindaco di Alternativa per Samarate alle scorse elezioni, ieri, lunedì 4 maggio, nel giorno in cui le restrizioni del lockdown si sono allentate, facendosi il suo primo giretto nei boschi entrando da via Borsi e passeggiando verso l’anello di Verghera. Ennesima triste prova di un’inciviltà dilagante. Non solo a Samarate, visto che il problema della lotta tra chi sporca e chi ripulisce purtroppo non ha confini.

«Peggio di prima»

«Si tratta di zone in cui già di solito si trovavano rifiuti abbandonati – sottolinea Domenico Aiello – ma rispetto a prima della quarantena c’è molta più roba scaricata e la situazione è decisamente peggiorata. Probabilmente con la scusa che nessuno andava in giro a controllare, qualcuno se n’è approfittato». Lo scempio che si è trovato di fronte lascia davvero senza parole: sacchi neri pieni di rifiuti, scarti di edilizia e di lavorazioni, vecchi mobili ed elettrodomestici, lastre di eternit, persino guanti e mascherine usati. Aiello ha documentato il tutto e ha postato le foto sul frequentatissimo gruppo Facebook Bacheca Civica di Samarate, suscitando l’indignazione di tanti cittadini. Sempre nello stesso gruppo c’è anche chi segnala l’abbandono dei guanti monouso da parte degli utenti di un supermarket nel suo giardino e nel suo secchio dell’umido.

La pulizia dei volontari

Insomma, un’inciviltà che non va per niente in quarantena. Nei boschi dietro alla zona industriale di Verghera, in particolare, il fenomeno delle discariche abusive era stato combattuto dall’iniziativa dei volontari di “Partetuttodanoi”, nato a partire da un gruppo di lavoratori della Quanta System, azienda leader nella produzione di sistemi laser per uso medicale. Evidentemente però il fatto che per due mesi i volontari della pulizia dei boschi si siano dovuti fermare, deve aver spinto i soliti zozzoni a ricominciare a sporcare ovunque senza il minimo ritegno. Anche se gli appartenenti al gruppo promettono che presto, non appena le condizioni dell’emergenza lo consentiranno, riprenderanno i loro giri settimanali nei boschi per ripulirli dai rifiuti abbandonati.

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