Un documentario di Icma racconta Malpensa e le sue radici bustocche

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BUSTO ARSIZIO – Un documentario sul doppio compleanno di Malpensa, settant’anni dal primo volo commerciale in brughiera e vent’anni di Malpensa Duemila. Una decina di minuti che riassumano la storia della più importante struttura pubblica del nostro territorio e non solo. Un omaggio alla bustocchità, all’orgoglio bustocco, all’identità di una città che nell’immediato Dopoguerra, attraverso l’amministrazione civica di allora, affiancata a un gruppo di imprenditori locali, intuì le potenzialità delle piste dirimpetto a Cascina Malpensa. E diede il la allo sviluppo aeroportuale. Storia nota, si dirà. Che adesso trova sbocco nel lavoro del regista Samuele Romano, che su imput dell’istituto cinematografico “Michelangelo Antonioni”, l’Icma, in collaborazione con Sea, ha realizzato un breve quanto intenso intervento documentale, destinato a restare negli anni.

Busto in primo piano

Certo, un’opera tagliata esclusivamente su Busto, e questo ne rappresenta un po’ il limite, ma con una carica emozionale notevole, che conquista e suscita interesse. Immagini d’epoca e dei nostri giorni, l’arrivo del presidente Kennedy e il primo collegamento tra la brughiera e l’America, l’aerostazione delle origini e il mastodontico complesso del terminal 1, le moderne tecnologie e i sistemi di controllo degli anni Quaranta. Il tutto condensato in pochi minuti dentro i quali trovano spazio le testimonianza di Gian Pietro Rossi, memoria storica bustocca, e di Roberto Siciliano, dell’Associazione aeroporti lombardi. Poi i commenti di Emanuele Antonelli, sindaco a Palazzo Gilardoni, e dell’assessore Manuela Maffioli, titolare delle deleghe alla Cultura e alle Identità.

Discorso identitario

Proprio le identità hanno fatto da sfondo al racconto cinematografico di Romano, presentato in mattinata, oggi 27 ottobre, dal presidente di Icma e Baff, Alessandro Munari, nella sede dell’istituto a Villa Calcaterra. Identità bustocche, si capisce, attorno alle quali ha giustamente insistito nel suo intervento, alla presentazione del documentario, l’assessore Maffioli. Poi, di conseguenza, la necessità di perpetuare la memoria, per non disperderne i valori e gli esempi di intrapresa più significativi.
D’accordo, Malpensa non è l’aeroporto di Busto Arsizio, ma in un certo senso lo è. Una contraddizione in termini che dice bene di quanto la città sia legata allo scalo, benché chi vi atterri da lontani punti di partenza pensi di essere a Milano, non da altri parti. Benché sia Milano, al cui Comune fu “passata” la società delle origini e, ancora, sia la Sea partecipata in maggioranza da Palazzo Marino, a gestirne l’attività.

Proiezione alla festa per i 20 anni

Tant’è. Alla grande festa per i vent’anni di Malpensa Duemila, in programma domenica 28 ottobre, verrà comunque ricordato il coraggio dei bustocchi che nel ’48 avviarono l’aeroporto (alle 9,30 è in programma una cerimonia al cippo restaurato, davanti al terminal 2, che perpetua quell’iniziativa) e per tutta la giornata, all’interno dell’intenso programma previsto da Sea, verrà proiettato uno spezzone del documentario dell’Icma, in attesa di assisterne al montaggio definitivo e completo per la fine di marzo, in concomitanza con il Busto Arsizio Film Festival.

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