GALLARATE – La soluzione per impedire a writers e vandali l’accesso a via Pretura? I cancelli agli imbocchi su via Mercanti (piazza della Libertà) e via Don Minzoni. Una sorta di uovo di Colombo discusso in mattinata, oggi 13 febbraio, dal sindaco Andrea Cassani e da alcuni proprietari degli immobili del centralissimo vicolo, regno di imbrattatori seriali che hanno ricoperto le facciate degli edifici di scritte di ogni genere. Uno scempio che, seppure il vicolo sia defilato rispetto ai percorsi più frequentati, rappresenta una pessima immagine per Gallarate. E un segno di inciviltà.
Il problema aspetta da tempo una soluzione, che può arrivare soltanto con interventi drastici, come la chiusura notturna dei due accessi. Interventi sull’esempio della Loggetta di Palazzo Minoletti, dove il proprietario, con il consenso del Comune, ha sbarrato l’accesso nelle ore della notte. Anche lì, writers, vandali e balordi trovavano rifugio e occasione per dare sfogo alla loro fantasia o scelleratezza che dir si voglia. Finché è arrivato lo stop. Stessa soluzione riproposta per via Pretura. Da parte del primo cittadino è stata espressa disponibilità affinché i proprietari degli immobili istallassero le cancellate. Tanto più alla luce dell’intenzione di alcuni di loro di accedere al bonus fiscale per le facciate che riconosce il 90 per cento della spesa sostenuta. Chiaro però che ripulire le scritte e impegnare soldi per abbellire le facciate richiede garanzie che nessuno più ci metta mano per procurare danni. E allora, ben vengano le cancellate. Sistema sicuro, che apre però a considerazioni per nulla esaltanti sul concetto di buona educazione di persone, probabilmente giovani e molto giovani, che scambiano i muri delle case per spazi da “abbellire” a loro piacimento. Una pratica purtroppo molto diffusa a Gallarate, in centro come nelle periferie. Una moda del momento che spesso si può declinare con la svandali tupidità.