E’ morto il costruttore Paggiaro, il grande accusatore di Caianiello

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GALLARATE – E’ morto nella notte di ieri, 26 dicembre, Leonida Emilio Paggiaro, il costruttore al centro delle più note inchieste giudiziarie legate all’Urbanistica gallaratese degli ultimi dieci anni.

La tangente al quadrato

Paggiaro era finito in carcere lo scorso 7 maggio. Anche lui fu travolto dal terremoto giudiziario della “Mensa dei poveri” per quello che i magistrati definirono come il primo caso in Italia di tangente sulla tangente. Una «corruzione al quadrato», secondo il pm Luigi Furno, il quale spiegò sette mesi fa in conferenza stampa che il costruttore gallaratese avrebbe barattato con Nino Caianiello, ex plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese, «il risarcimento del danno riconosciuto dalla Cassazione, pari a 125mila euro più 36mila di spese legali, in cambio dell’ottenimento di un cambio di destinazione d’uso per la realizzazione di un centro commerciale» in via Mazzini.

Il grande accusatore di Caianiello

Paggiaro era stato infatti il grande accusatore di Caianiello nel processo sulla tangente per la costruzione di un supermercato nell’area ex-Maino di Gallarate, terminato nel 2017 per il mullah con una condanna a tre anni.

Era ricoverato a Lugano

Finito a San Vittore lo scorso 7 maggio, Paggiaro si dichiarò da subito estraneo ai fatti contestati. Dietro le sbarre però ci rimase soltanto otto giorni. Già da tempo, infatti, lottava contro un male incurabile. E proprio per la gravità della sua malattia venne scarcerato. L’imprenditore, 78 anni, è morto ieri all’ospedale di Lugano in cui era ricoverato. Questa sera 27 dicembre alle 18 verrà recitato il rosario nel santuario di Madonna in Campagna.

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