easyJet atterra al Politecnico di Milano: un dottorato per la sostenibilità degli aerei

Foto: Herve Gousse MasterFilms

MALPENSA – Un PhD per studiare il futuro del volo, incentrato sul tema della sostenibilità degli aerei: easyJet e la School of Management del Politecnico di Milano siglano un accordo per far partire un progetto di ricerca, tra i primi in Europa con il focus sulla sostenibilità del trasporto aereo. Sarà Diego Babuder, pilota easyJet, a intraprendere un percorso quadriennale di ricerca al Politecnico, incardinato nel percorso Executive del programma di dottorato in Management Engineering dell’ateneo milanese, supervisionato dai professori Federico Caniato e Paolo Trucco.

Il percorso di dottorato

Il percorso di dottorato Executive in Management Engineering partirà quest’anno grazie alla collaborazione tra easyJet e Politecnico di Milano School of Management: tra i primi in Europa con focus sulla sostenibilità nel settore aereo. Oggetto di ricerca saranno infatti proprio le sfide e le opportunità presentate dall’innovazione tecnologica in quest’ambito, con particolare attenzione a come le compagnie aeree possano contribuire alla decarbonizzazione del settore e a ridurre gli effetti del cambiamento climatico. «Siamo entusiasti di avviare questo progetto insieme al Politecnico di Milano e lo siamo ancora di più perché sarà proprio un nostro pilota a esserne protagonista» commenta Lorenzo Lagorio, country manager easyJet Italia. «La sostenibilità ambientale, al di là del suo valore etico, riveste un’importanza significativa per i nostri clienti ed è ormai un cardine della strategia di sviluppo di easyJet».

L’impegno di easyJet

Per la compagnia aerea numero 1 a Malpensa è una sfida già avviata, come dimostra l’arrivo in brughiera degli aeromobili “neo” di Airbus: «Intendiamo svolgere un ruolo di primo piano nella transizione verso soluzioni capaci di ridurre significativamente l’impatto del settore aereo sull’ambiente – sottolinea Lagorio – nel 2019 abbiamo deciso di compensare le emissioni prodotte dal carburante impiegato su tutti i nostri voli, pur consapevoli che questa è solo una misura provvisoria, in attesa che le tecnologie in grado di ridurre le emissioni di CO2 all’origine diventino disponibili su larga scala. Investire ora nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie rivoluzionarie come gli aerei ibridi, elettrici e a idrogeno, è il modo migliore di affrontare efficacemente le sfide globali poste dal cambiamento climatico per questo settore».

«Cambieranno i modelli di business»

«La transizione verso sistemi industriali più sostenibili e circolari è un processo inarrestabile e per l’aviazione commerciale rappresenta al contempo una sfida ed una grande opportunità. Non si tratta solo di innovazione tecnologica, ma di una complessiva trasformazione dei modelli di business con impatti sistemici a livello di settore che porterà alla nascita di nuove filiere» sottolinea Paolo Trucco, docente di sistemi industriali della School of Management e responsabile del progetto di ricerca con easyJet. Il percorso quadriennale sarà intrapreso da Diego Babuder, pilota in easyJet da oltre 7 anni, laureato in gestione del trasporto aereo nel Regno Unito e laureato magistrale in scienze politiche nel 2020 all’Università Statale di Milano, dopo la quale ha collaborato con il Politecnico di Milano alle lezioni del master di primo livello in “Fondamenti del sistema di trasporto aereo”. «Nei prossimi dieci anni – fa notare Babuder – il comparto è destinato a cambiare volto quindi ritengo sia il momento perfetto per lanciarsi in un progetto di ricerca così ambizioso e contribuire a indirizzare le scelte e le strategie dei vettori e di tutta la filiera».

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